VIPsight febbraio
COMPANIES
Deutsche Bank deve rimborsare 400 milioni di Euro ai clienti
Facendo riferimento ad una "modifica della prassi legale in Germania", la Deutsche Bank ha fatto sapere che a causa di un onere speciale il settore dei clienti privati, che si trova attualmente in una fase di passaggio verso la digitalizzazione, ha dovuto registrare nel quarto semestre del 2014 un calo degli utili del 75 % a 55 milioni di Euro lordi (rispetto ai 218 milioni dell'anno precedente). Il riferimento riguarda due sentenze della Corte Federale (Bundesgerichtshof - BGH) dello scorso anno. I giudici supremi avevano deciso che i clienti possono chiedere il rimborso delle commissioni di gestione pagati per crediti al consumo che le banche avevano - secondo i giudici - inammissibilmente richieste. Il diritto è retroattivo e non vale solamente per gli ultimi tre anni, ma dalla fine del 2004. La decisione è stata per molti esperti una vera sorpresa. La Deutsche Bank è costretta a restituire 400 milioni di Euro ai propri clienti per spese di gestione credito erroneamente trattenute, 330 milioni solo nel quarto semestre del 2014. In attesa della decisione il gruppo aveva accantonato 70 milioni. Ma altri 6000 procedure in corso e litigi non risolti pesano sulla banca. Nel quarto trimestre del 2014 gli accantonamenti sono stati aumentati di 200 milioni di Euro ad attualmente 3,2 miliardi di Euro. L'obbiettivo di arrivare nell'anno corrente ad una quota di costi rettificata del 65 per cento sembra ancora molto lontano. Nel 2014 ammontava ancora al 74 per cento.
Trepidazione nella vendita di Dea sembra vicina alla soluzione
Insieme a Michail Fridmann e il suo gruppo LetterOne la RWE sembra essere arrivata ad un accordo finale che prevede di procedere alla vendita di DEA, decisa da una decina di mesi, entro l'inizio di marzo. Il produttore di petrolio e gas dovrebbe andare all'oligarca russo per circa cinque miliardi di Euro, e quindi circa 100 milioni di Euro in meno rispetto agli accordi iniziali. L'abbassamento della somma sarebbe dovuta al calo dei prezzi per il petrolio e al cambiamento delle condizioni del mercato, dichiara il portavoce di RWE. Il fornitore di energia si è comunque impegnato a ricomprare entro il primo anno il business della britannica Dea se il gruppo LetterOne dovesse incorrere a sanzioni. Secondo il CEO di RWE, Peter Terium, è molto improbabile che questo possa succedere. LetterOne intende ora impegnarsi per guidare il business britannico della Dea nei prossimi anni separatamente dalle altre attività della RWE in Dea. Se alla fine LetterOne dovesse perdere la sua licenza di produzione per i giacimenti britannici di petrolio il deal rimane comunque in piede. La Granbritannia dove la Dea estrae il petrolio in mare, non era stata d'accordo con la compravendita. L'autorizzazione del governo britannico, che ha delle riserve contro Fridmann, non è ancora arrivata.
RWE intende utilizzare i proventi dalla transazione per abbassare l'indebitamento.
Hawesko: fine del conflitto
La lotta di potere per l’orientamento futuro del venditore di vino Hawesko Holding AG è stata decisa. L’attuale presidente del CdA Alexandert Margaritoff lascia il campo al grande azionista Detlev Meyer ritirandosi a metà dell’anno dalla sua carica. Tra Margaritoff e Meyer che è anche membro del consiglio di sorveglianza del gruppo quotato nel SDax ci sono sempre stati dei disaccordi sulla gestione dell’azienda. A novembre il grande azionista aveva presentato un’offerta di acquisto che a suo tempo il CdA aveva rifiutato.
Adesso Margaritoff ha deciso volontariamente di voler abdicare vendendo a Meyer la sua partecipazione (30%) alla Hawesko. Meyer, che ha realizzato il suo primo milione nel settore tessile e che è riconosciuto per essere un buon manager vorrebbe – secondo quanto si legge nel Manager Magazin – ridurre in futuro i dividendi per finanziare l’espansione internazionale
KTG Agrar: con molta energia
Buone previsioni per il gruppo agrario KTG Agrar SE: l’azienda quotata nel Entry Standard prevede per l’esercizio 2014 un fatturato di oltre 200 milioni di Euro – nell’anno precedente si parlava ancora di circa 165 milioni di Euro. La KTG Agrar prevede quindi una sensibile crescita dei profitti e un cashflow marcatamente positivo. L’Ebit ha raggiunto nel 2013 circa 24 milioni di Euro – la KTG Agrar aveva già superata l’asticella durante il primo semestre del 2014.
Secondo l’azienda l’affiliata KTG Energie si sta sviluppando particolarmente bene; i numeri attuali evidenziano per l’esercizio 2013/14 (31.10.) una crescita dell’Ebitda del 59 per cento rispetto all’anno precedente, a circa 21 milioni di Euro. Il rendimento totale è cresciuto del 43 per cento a 73 milioni di Euro. Negli ultimi due anni l’azienda ha raddoppiato sia il fatturato che l’Ebit e l’Ebitda – le previsioni per l’Ebitda della KTG per il 2014/15 sono adesso circa 25 milioni di Euro.
Datagroup: estensione del settore servizi
Durante l’esercizio 2013/14 (30.09.) l’azienda di servizi IT Datagroup AG ha superato per la seconda volta le sue previsioni di fatturato e di risultato. Le previsioni erano sotto i valori dell’anno precedente – il fatturato è quindi sceso da circa 157 milioni di Euro a circa 152 milioni di Euro, l’Ebitda è passato da 12,5 a circa 12 milioni di Euro. L’azienda quotata nel Entry Standard spiega che l’abbassamento dei numeri è dovuto secondo ai costi sostenuti per la ristrutturazione. La Datagroup si è specializzata in particolare su servizi IT ad alto margine e contratti di assistenza a lungo termine, e la decisione è stata giusta: la divisione dei servizi IT ha contribuito per la prima volta per più del 75 percento al fatturato.
Si aggiunge che l’azienda IT è riuscita a ridurre il proprio indebitamento di 24 milioni di Euro a 20 milioni di Euro. Durante l’assemblea generale che avrà luogo a marzo l’azienda prevede di proporre agli azionisti un dividendo di 20 cent per azione. Per il nuovo esercizio 2014/15 il CdA si dichiara ottimista: solo poco tempo fa l’azienda ha fatto sapere che gli ordini di assistenza hanno raggiunto un volume complessivo di 36 milioni di Euro.
The German Mittelstand
Legge per la protezione dei piccoli azionisti blocca il crowdinvesting
La nuova legge per la protezione dei piccoli azionisti del novembre 2014 è stata una camminata sul filo del rasoio. L’intenzione era da una parte quella di proteggere meglio gli investitori dalle irregolarità del “mercato grigio dei capitali”, dall’altro canto si voleva evitare di togliere alle PMI e alle aziende più piccole le opportunità di finanziamento. Bernhard Rohleder, amministratore principale di BITKOM, ha già espresso il suo giudizio sulla nuova legge: secondo lui il progetto difficile del governo non è riuscito e le possibilità di finanziamento di start-up devono essere migliorate.
Per gli esperti del settore i nuovi regolamenti rischiano di produrre dei notevoli svantaggi per le piccole aziende alla ricerca di capitale. Il crowdinvesting sembra essere particolarmente toccato – si tratta di una forma di finanziamento relativamente giovane che negli anni passati è stata utilizzata per molti start-up di tipo PMI. Secondo il “Crowdinvesting-Montior” il capitale ottenuto attraverso le piattaforme è cresciuto nel primo semestre del 2014 di ben 60 per cento, a 8,3 milioni di Euro, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il punto criticato è che le aziende a ricerca di capitale devono - a partire da una richiesta di un milione di Euro devono - presentare un cosiddetto Security Prospectus. La realizzazione di una tale brochure costa circa 50mila Euro che l’azienda in Start-up deve anticipare. Sono molti soldi per uno che ha un’idea geniale ma che non dispone ancora di mezzi finanziari.
Ma anche per i finanziamenti crowd sotto la soglia del milione le nuove direttive sulla trasparenza sono state rinforzate. Un solo investitore non può investire più di 10 mila Euro in un progetto, e solamente se presenta un’autodichiarazione in cui conferma di disporre di almeno 100.000 Euro oppure di non voler investire un importo superiore al doppio della media del suo reddito netto. Senza queste informazioni l’importo massimo da investire è di soli 1000 Euro a progetto.
Per Joschka Rugo, Head of PR della piattaforma di crowdinvesting Companista l’importo di un milione come cifra massima esente da brochure sia davvero troppo basso. I miglioramenti voluti dal Legislatore comportano, secondo Ruge, un aumento del rischio per i venture capitalist. Se manca il denaro per una brochure, i soldi da raccogliere non possono superare il milione di Euro. Se questa somma è sufficiente per commercializzare un’innovazione tecnologica è tutto da vedere. Il rischio è che gli Start-up chiedono volutamente investimenti inferiori finendo i soldi ancora prima della fase di commercializzazione.
I vicini europei offrono al crowdinvesting delle opportunità più interessanti. In Gran Bretagna il limite per gli investimenti senza brochure è di cinque, in Francia di quattro milioni di Euro. Per permettere a questa giovane forma di investimento di fiorire anche in Germania è indispensabile alleggerire le leggi. Le idee innovative devono essere finanziabili anche con strumenti innovativi. Per promuovere la volontà di creare qualcosa che alla Germania servirebbe.
Buhlmann's Corner
Karl Marx e i suoi nipoti
Onori tardivi per Karl Marx e il capitalismo basato sul monopolio di stato?
Nell’anno in cui scadono gli ultimi pagamenti per i progetti di cooperazione in Cina pagati dal contribuente tedesco, i cinesi hanno preso il posto dei tedeschi come campione mondiale delle esportazioni. Con Alibaba abbiamo assistito al più grande ingresso in borsa della storia, con una struttura aziendale tra le meno trasparenti mai viste sul mercato dei capitali che – contabilmente – ha incrementato il patrimonio del fondatore Jack Ma in un solo anno di 20 Mrd. (USD o Euro – non ha quasi più importanza).
Poco dopo aver suddiviso per motivi di maggiore efficienza il monopolista delle ferrovie cinesi in Sud (CSR) e Nord (CNR), i due sono stati nuovamente uniti in CRRC con l’obiettivo di essere i più grandi sul mercato mondiale. Da paragonare alla la somma dei concorrenti del settore da Bombardier (CA), Alstom (FR), Siemens (DE), GE General Electric (US) e Kawasaki Heavy (JP).
Mentre continuiamo a litigare sulla quota rosa nel top-management (quelli che alzano la voce la vogliono, quelli che non la alzano ne farebbero anche a meno) parlando in maniera indifferenziata di “diversity”, o anche sull’importanza di strutture remunerative trasparenti, efficaci e giuste – i veri ricchi come Elon Musk pagano alla moglie divorziata uno stipendio postumo da topmanager con 8 zeri, uno meno convincente dell’altro.
Uno ha fondato la Testla (and more) , correndo a massima velocità dietro al suo successo sul mercato, gli altri (Lei Jun) fondono sul mercato abusato dei cellulari un’azienda che chiamano Xiaomi e raggiungono con un fatturato di 10 mrd. una valutazione di mercato di 45 mrd. – se applicassimo lo stesso moltiplicatore a Siemens o BASF, le quotazioni sarebbero alle stelle. Tempi capricciosi per gli investitori o la fine dell’economia di mercato liberale? Dobbiamo rivedere la corporate governance adattandola all’imprenditoria statale centralizzata guidata da capi di partito che agiscono con i piedi di piombo? O vogliamo andare verso un’economia che pensa più lontano e che si oppone costituendo una countervailing power without conflicts of interest in a giant compliance budget?
I cinesi sostituiranno presto il paese d’origine die Warren Buffet come più grande potenza economica in termine di PIL nonostante la corruzione che cercano di combattere e lo sfruttamento esagerato delle risorse naturali.
Asfissiati 50 anni fa dalla rivoluzione culturale i cinesi sono riusciti ad eclissare il Vecchio mondo, nato in due cento anni dalla rivoluzione industriale. Si sono precipitati nel mondo finanziario e nell’economia reale, avanti a tutti come migliaia di anni fa, sotto le dinastie Xia, Shang e Zhou. Allora la Germania e gli Stati Uniti non erano ancora nati.
Che facciamo? Potremmo dare ai nostri CEO dei nomi più brevi – prima dell’arrivo di quelli con i nomi monosillabi.
ACTIONS CORNER
ThyssenKrupp ha trovato un intesa stragiudiziale per accordi illeciti sui prezzi nel settore degli ascenzori. Questo è quanto i portavoce delle due aziende hanno reso pubblico il 19 gennaio, senza tuttavia dare indicazioni sull'ammontare dei pagamenti per risarcire i danni. Si sente parlare di 20 milioni di Euro circa. L'azienda di Essen era già stata condannata dalla Commissione Europea a 320 milioni di Euro otto anni fa per aver partecipato al Trust degli ascensori la cui esistenza risale al periodo tra il 1995 e il 2003.
ThyssenKrupp non è riuscita neanche in seconda istanza a far condannare un ex responsabile di un ramo aziendale alla restituzione di una sanzione antitrust pagata nel contesto del cosiddetto "trust dei binari". Il 20 gennaio il Tribunale del Lavoro di Düsseldorf ha fatto sapere che il gruppo non può chiedere ai collaboratori la restituzione di sanzioni per delitti antitrust di una delle aziende, respingendo così la richiesta di 191 milioni di Euro. Il tribunale ammette tuttavia di fare appello presso il tribunale del lavoro federale. Su altri 100 milioni di Euro il tribunale non ha al momento espresso decisioni, sospendendo la procedura. ThyssenKrupp aveva fatto causa per risarcimento di danni contro l'ex direttore Uwe Sehlbach.
Politics
Altre liti tra il governo e il mercato dell'elettricità
Mentre il Ministro Federale per l'Economia Sigmar Gabriel (SPD) rifiuta le richieste dell'Industria di una compensazione per il privilegiare di capacità di produzione sicure, l'economia dell'energia chiede aiuto per le sue centrali di carbone e di gas. Durante il congresso sull'energia a Berlino il CEO di e.on, Johannes Teyssen, ha fatto presente che le centrali convenzionali e sicure rimangono indispensabili ancora per molti anni.
Secondo Sigmar Gabriel il "vero interesse dei gestori delle centrali sta nel fatto di conservare le sovraccapacità esistenti a spese dei consumatori dell'elettricità". Un mercato sano ha bisogno di "reali segnali di mancanza, di bisogno" che determinano i necessari segnali di investimento. Gruppi come E.on, RWE & Co, hanno investito negli ultimi dieci anni miliardi e miliardi per costruire nuove centrali a carbone e a gas. Tenendo conto della richiesta di energie rinnovabili i produttori sono molto pressione, dato che il vento e il sole introducono sul mercato dell'energia quasi a costo zero. Le centrali nucleari registrano grandi perdite; RWE parla infatti già della chiusura di alcune centrali a causa della caduta dei prezzi sui mercati dell' elettricità. Anche il segretario di stato Rainer Baake ha confermato le enormi sovraccapacità presenti sul mercato e la necessità di staccare la spina delle centrali.
Il governo federale della Germania agisce miratamente contro corruzione e pagamento di tangenti
Il gabinetto federale ha confermato il 21 gennaio a Berlino una bozza del ministro per la giustizia Heiko Maas(SPD) contro la corruzione oltre frontiera e i pagamenti di tangenti nel mondo dell'economia. Secondo il testo la stretta collaborazione sul mercato mondiale, l'apertura delle frontiere e la crescente influenza di organizzazioni internazionali fanno sì che la corruzione è diventata un fatto internazionale. L'intenzione è di allargare la punibilità per corruzione attiva e passiva nel "traffico commerciale" per impiegati e consulenti di aziende. Al momento le sanzioni sono limitate a chi acquista tramite strumenti di corruzione una preferenza illegale in un contesto di competizione, vale a dire quando un compratore di un'azienda accetta una tangente da un fornitore appaltando in cambio una fornitura a quest'ultimo e non ad un suo concorrente che aveva presentato un'offerta più vantaggiosa. Il progetto di legge dovrebbe adeguare il diritto penale tedesco alle direttive obbligatorie della decisione-quadro dell'Unione Europea per la lotta contro la corruzione nel settore privato e dovrebbe creare le condizioni per una ratificazione dell'accordo del Consiglio Europeo sul diritto penale e del suo protocollo supplementare.
People
L'ex guida del ramo degli aeri militari della Airbus Defence & Space, Domingo Ureña-Raso, si è il dimesso il 29 gennaio dopo una serie di difficoltà con l'A400. Il gruppo aeronautico e aerospaziale ha fatto sapere che gli saranno assegnate altre responsabilità all’interno di Airbus Group. Il suo posto andrà al connazionale Fernando Alonso Il 58 enne dovrebbe iniziare la nuova carica il 1 marzo. Nel frattempo il suo incarico sarà gestito da Berhard Gerwert.
Il 16 gennaio il consiglio di sorveglianza della CompuGROUP Medical ha deciso di proporre in occasione della prossima assemblea generale del 20 maggio René Obermann come successore del Prof. Rolf Hinz, che – come annuncia l’azienda di software - si dimetterà il 6 febbraio. Il CdA ha chiesto al Tribunale di Koblenz di nominare legalmente l’ex CEO della Telekom per il periodo intermediario fino all’assemblea ordinaria.
La Gerry Weber International annuncia che dopo soli tre mesi di incarico il presidente del CdA, David Frink, rinuncerà alla sua carica riprendendo la vecchia posizione di CFO. Il gruppo quotato nel MDax ha fatto sapere il 22 gennaio che dal 25 febbraio l’incarico dovrebbe passare a Ralf Weber La decisione sarebbe frutto di un accordo tra i rappresentanti degli azionisti nel consiglio di sorveglianza composto da tre parti di uguale diritto.
Il 14 gennaio Theodor Maurer e Bert-Jan Knoef hanno lasciato senza alcun preavviso e per loro volontà il CdA della KION GROUP. Per questo motivo il presidente del CdA del produttore di muletti, Gordon Riske, si occuperà dal 15 gennaio anche della presidenza dei consigli d’amministrazione delle affiliate Linde Material Handling e STILL; la ristrutturazione dovrà servire per raccorciare le vie decisionali all’interno dell’azienda quotata nel MDax, per rinforzare le sinergie e per accelerare in questo modo la crescita.
Il 28 gennaio QIAGEN ha comunicato di aver nominato il Professor James E. Bradner come candidato per il consiglio di sorveglianza da votare nell'assemblea degli azionisti a giugno. Bradner è Associate Director del Center for the Science of Therapeutics al Broad Institute e medico nel servizio di ematologia al Dan-Farber Cancer Institute. Bradner è anche Asosciate Professor of Medicine alla Harvard Medical School.
Janina Kugel entra nel CdA della Siemens come responsabile del lavoro. Siegfried Rosswurm che ha guidato la divisione delle risorse umane (insieme a quella della tecnica) dal 1 ottobre 2014 succedendo a Klaus Heinrich passerà lo scettro alla Kugel già dal 1 febbraio. Il 51-enne diventerà responsabile della divisione Tecnica Medica, finora guidata da Hermann Requardt che lascerà il CdA.
Zeal: nuovo CFO, nuova fortuna
La Zeal Network SE (prima Tipp24), azienda quotata nel SDax, ha un nuovo CFO. Dall’inizio di febbraio l’ingegnere e business economist Jonas Mattson è responsabile per le finanze del fornitore di giochi di fortuna online. Precedentemente Mattsson è stato CFO nel provider di telecomunicazione O3b Networks e di satelliti SES.
Mattson succede ad Andreas Keil che ha lasciato il ruolo a settembre 2014, dopo soli 16 mesi, per motivi personali. Nel frattempo il CEO Hans Cornehl si è occupato ad interim della divisione delle finanze.
A.X Automation: posto libero nel CdA
La M.A.X. Automation AG sta cercando un nuovo presidente del CdA. L’attuale CEO del costruttore di macchine utensili quotato nel Prime Standard, Bernd Priske, lascerà l’azienda dopo oltre 12 di anni di attività. Priske e il consiglio di sorveglianza si sono ringraziati a vicenda per la buona collaborazione negli ultimi anni.
4SC: Due nuovi nel consiglio di sorveglianza
L’azienda biotecnologica 4SC AG ha chiamato la Prof. Helga Rübsamen-Schaeff e Joerg von Petrikowsky nel consiglio di sorveglianza. Dopo le dimissioni di Thomas Werner e Klaus Kühn l’organo di sorveglianza dello specialista per malattie oncologiche e autoimmuni, composto da sei membri, è di nuovo al completo – almeno fino alla prossima assemblea generale.
La Rübsamen-Schaeff è laureata in chimica ed è dal 2006 CEO dell’azienda biofarmaceutica AiCuris GmbH. Dal 1994 al 2011 guidò la ricerca sui virus nella Bayer AG. Dal 1988 insegna inoltre biochimica e virologia all’Università di Francoforte. Dal 2014 la Rübsamen è anche membro del consiglio dei soci e del consiglio di sorveglianza, nonché presidente del consiglio di ricerca nel gigante farmaceutico Merck. Von Petrikowsky ha 30 anni di esperienza nella revisione di conti lavorando tra le altre anche per Arthur Andersen e Ernst & Young nei settori della farmaceutica, della medicina e delle biotecnologie.
Campus
Lehner getta uno sguardo critico sull'attuale prassi delle assemblee generali
Ulrich Lehner vorrebbe una riforma delle assemblee generali. Davanti all'associazione della stampa economica (Wirtschaftspublizistische Vereinigung - WPV) a Düsseldorf il 68-enne ha spiegato che da tempo le assemblee generali non rappresentano più la struttura azionaria degli emittenti.
Quota degli errori resta ad un livello basso
Nel 2014 la quota degli errori nelle chiusure d'esercizio dei gruppi resta invariatamente bassa. La percentuale dei casi con errori nella chiusura dei conti si trova ad essere con 13% leggermente sotto il valore di 14 % dell'anno precedente. Nel 2014 l'organo di controllo tedesco per la verifica dei conti (Deutsche Prüfungsstelle für Rechnungslegung - DPR) ha effettuato 104 controlli (rispetto a 110 nell'anno precedente), di cui 99 controlli a campione, tre controlli motivati e due verifiche richieste dall'organo tedesco per il controllo dei servizi finanziari (Bundesanstalt für Finandienstleistungsaufsicht - BaFin). La quota normalizzata degli errori, in cui sono stati eleminati errori ripetuti o presentazioni con dati evidentemente errati, è del 12 (11) per cento. Un riesame del 2013 ha fatto risultare che gli errori scoperti sono stati corretti nella presentazione successiva e che i suggerimenti del DPR sono stati rispettati nei conti dell'anno successivo. Il grande tema di quest'anno è il rapporto sulla situazione del gruppo. I controllori guardano con precisione gli indicatori di performance sia finanziari che non finanziari.
Capital News
Tele Columbus: è quotata
Il terzo più grande gestore di cable network Tele Columbus AG ha fatto a gennaio il suo ingresso nel Prime Standard della Borsa Titoli di Francoforte. L’azienda ha piazzato 17,7 milioni di azioni esistenti di proprietà dei soci e 33,3 milioni di titoli nuovi provenienti da un aumento di capitale in borsa. Il prezzo di emissione è stato fissato a 10 Euro / azioni. La capital measure ha prodotto per la Tele Columbus un ricavo netto da emissione di 333 milioni di Euro – senza contare una possibile greenshoe – option per un massimo di 10 per cento delle azioni nuove. In caso di esercizio dell’opzione il ricavo netto dei soci arriverebbe persino a 367 milioni di Euro. Il free float inziale si riferisce all’oltre 50 per cento di tutte le azioni. Gran parte dei ricavi devono servire per abbattere dei debiti e finanziare altra crescita. Attualmente la Tele Columbus fornisce l’allaccio alla rete via cavo per circa 1,7 milioni di case in Germania.
SDax: salita di grado
Dopo il rilevamento della oil drilling company C.A.T. Oil AG da parte dell’ investitore Joma, il free float dell’austriaco è sceso da circa 41,3 ad appena 2 percento. Di conseguenza il titolo non poteva più rimanere nell’indice SDax della Deutsche Börse che prevede un free float minimo del dieci per cento. Il fornitore dell’industria automobilistica HELLA KGaA Hueck & Co. se la ride: dopo il suo ingresso in borsa lo scorso novembre può già salire di grado e passare nel SDax. A medio termine la HELLA vorrebbe persino raggiungere l’indice dei small and mid caps MDax. La prossima revisione regolare dell’indice azionistico tedesco è previsto per l’inizio di marzo.
Baywa: bastone e carota per gli azionisti
La Börsen-Zeitung fa sapere che il commerciante agrario Baywa prevede di aumentare il dividendo per il 2014 nonostante una probabile riduzione dei profitti. Il gruppo quotato nel SDax soffre della sovra-offerta di cereali e della caduta dei prezzi dei cereali e del divieto di esportazione di frutta della CEE in Russia. Il management spera in una ripresa dei prezzi per i cereali, senza tuttavia sbilanciarsi in prognosi più precise. Al momento non si prevedono acquisti rimarcabili.
M & A
XING Job fair per un career network
Il network di carriere Xing AG ha rilevato all’inizio dell’anno per 6,3 milioni di Euro tutte le quote del Intelligence Competence Center (Deutschland) AG, che gestisce il più grande motore di ricerca per posti di lavoro nella zona germanofona. L’azienda quotata nel TecDax ha fatto sapere che il contratto di vendita è stato firmato alla fine di gennaio – l’effetto economico dell’acquisizione scattava invece il primo gennaio. A raggiungimento degli obiettivi per il 2015 e il 2016 altri 2,4 milioni di Euro potrebbero, secondo l’azienda, arrivare entro febbraio 2017 al fondatore e azionista principale della Intelligence Competence Center.
Gesco: stick per stick
La Setter GmbH & Co, affiliata della società di partecipazione Gesco AG, ha rilevato alla fine dell’anno l’americana Setterstix Corp. Pur avendo radici comuni, le due aziende hanno percorso per decenni strade diverse. La Gesco AG, quotata nel SDax, non si è espressa sul prezzo della transazione. Con l’acquisizione della PMI Setter, leader mondiale per la produzione di bastoncini di carta, ha rinforzata la sua presenza e il suo portfolio sul mercato statunitense. Con quaranta collaboratori la Setterstix produce secondo la Gesco un fatturato di circa 10 milioni di Euro l’anno. Mentre la Setter serve negli USA soprattutto l’industria dell’igiene con bastoncini di cotone per la pulizia delle orecchie, la Setterstix è leader in USA per bastoncini di carta destinati all’industria dei dolciumi.
Adler Modemärkte: acquisto concluso
Il rivenditore tessile Adler Modemärkte AG ha concluso a gennaio, dopo aver ricevuto il consenso da parte dell’autorità antitrust, il rilevamento completo della casa di moda Kressner GmbH & Co. KG e del socio accomandatario Kressner GmbH. Le partecipazioni arrivano dalla Rewe Beteiligungs-Holding National GmbH e dalla famiglia Sanktjohanser. Il prezzo d’acquisto non è stato annunciato. La rete delle filiali della Adler cresce quindi di altri 8 punti vendita a 178 negozi in totale. L’azienda quotata nel Prime Standard si aspetta dall’acquisto una maggiore profittabilità e un contributo Ebitda positivo, già dal 2016. Nel 2013 la Adler ha realizzato un fatturato di circa 529 milioni di Euro e un Ebitda intorno ai 43 milioni di Euro.
Grammer: da solo in Cina
La Grammer AG, quotata nel SDax, ha allargato la sua posizione di mercato in Cina. Il fornitore dell’industria automobilistica ha acquistato la partecipazione del 40 % tenuta dal partner cinese Jiangsu Yuhua alla precedente Joint Venture Grammer Seating (Jiangsu) Co. Ltd. in Cina. Come unico proprietario del produttore di sedili molleggiati per veicoli industriali la Grammer è adesso capace di reagire in maniera più flessibile al più grande mercato per veicoli industriali pesanti approfittando della crescente domanda di questi camion nella zona asiatica. L’azienda non si è espressa sul prezzo della transazione.