VIPsight - Aprile
COMPANIES
Euromicron: correzione del bilancio
L’azienda software Euromicron AG combatte con le conseguenze di gravi errori fatti al momento della preparazione del bilancio. Alcuni progetti degli anni 2012 e 2013 erano stati valutati in maniera sbagliata e devono essere adesso corretto a ritroso nella chiusura del gruppo 2014. L’azienda quotata nel Prime Standard si aspetta una diminuzione del capitale proprio di circa 15 milioni di Euro. Alla fine di settembre il capitale proprio ammontava a circa 126 milioni di Euro. Secondo le informazioni dell’azienda gli errori di bilancio non dovrebbero avere ripercussioni negative sulla liquidità o sugli accordi fatti con gli istituti di credito. Il CEO Willibald Späth ha comunque lasciato il suo posto alla fine di marzo. L’amministratore unico Thomas Hoffmann prenderà per il momento in mano i suoi incarichi. Dato che l’azienda sta ancora esaminando i propri numeri, il report 2014 sarà pubblicato solo alla fine di Aprile.
CEWE: buoni affari con foto digitali
La CEWE Stiftung & Co. KGaA – azienda produttrice di servizi fotografici e di stampa, comunica di aver raggiunto nell’esercizio 2014 tutti gli obiettivi previsti. In base ai numeri provisori il fatturato dovrebbe essere sceso da 536 milioni di Euro a circa 528 milioni di Euro; allo stesso momento l’Ebit è cresciuto da 29 a circa 33 milioni di Euro. Secondo l’azienda, quotata nel SDax, il successo è dovuto soprattutto al buon andamento durante il trimestre natalizio del 2014. Lo specialista di foto è adesso senza debiti e quindi capace di aumentare la sua base di capitale proprio ad una quota di circa 51 per cento. Il risultato dopo le imposte è sceso con circa 21 milioni di Euro sotto il risultato dell’anno precedente che ammontava a 22 milioni di Euro. Il motivo sta nel cambio della forma legale ed è anche legato ad un effetto fiscale non ripetitivo dell’anno precedente.
L’indirizzo strategico verso i settori della stampa online e del fotofinishing è stato evidentemente positivo: il settore del fotofinishing ha contribuito per il 74 % al fatturato del gruppo, nella stampa online l’azienda ha potuto registrare un aumento del fatturato di circa 18 percento, a 70 milioni di Euro. La CEWE ha invece attivamente ridotto il business con il commercio al dettaglio.
Hornbach: Fai da te con grande successo
La catena dei mercati del fai da te Hornbach Holding AG ha comunicato di aver aumentato, in base ai numeri attualmente a disposizione, nello scorso esercizio 2015/15 (per 28.02) il fatturato del gruppo del 6 per centro raggiungendo circa 3,6 miliardi di Euro. Secondo l’azienda, quotata nel SDax, I driver principali per il fatturato sarebbero stati le 97 filiali in Germania. Negli altri 49 mercati europei per fai da te e giardinaggio il fatturato è cresciuto del 5 per cento. La bancarotta degli ex-concorrenti Praktiker e Max Bahr e il rilevamento di sei punti vendita di Praktiker in Germania hanno evidentemente contribuito alla realizzazione di questi buoni risultati. Secondo il Handelsblatt la quota di mercato è cresciuta da allora da 10 a 11 per cento.
SAF-Holland: senza freni
Anche per il fornitore dell’industria dei veicoli commerciali, SAF Holland S.A., l’esercizio 2014 è andato molto bene: il fatturato è cresciuto del 12 percento a circa 960 milioni di Euro, superando quindi le aspettative del management di 920 a 945 milioni di Euro. L’Ebit dell’azienda quotata nel SDax è salito persino del quasi 20 per cento a circa 71 milioni di Euro. Per quanto riguarda i profitti la SAF Holland ha raggiungo circa 33 milioni di Euro rispetto ai circa 24 milioni di Euro nell’anno precedente.
Nel 2014 il business dei servizi è andato particolarmente bene per il produttore di semiassi, frizioni e freni. Nelle regioni più importanti l’azienda ha potuto trarre vantaggi dalla ripresa del mercato europeo e dalla grande richiesta in Nordamerica. Fuori da questi due mercati fondamentali la SAF-Holland ha subito delle perdite in Russia e in Brasile che ha potuto compensare con delle crescite in altri mercati emergenti. L’azienda trae inoltre anche profitti dall’acquisto di un produttore cinese di sospensioni per bus.
The German Mittelstand
Innovazione contro tradizione – nelle PMI la digitalizzazione devono ancora prendere campo
Al momento la digitalizzazione non è propriamente arrivata nelle PMI tedesche. Lo affermano i risultati di uno studio fatto da Deloitte Digital. Il grado di digitalizzazione del mondo economico maggiormente improntato su piccole e medie imprese è ancora basso e circa il 87 % delle aziende intervistate dichiarano di dover migliorare in questo senso. Piccola consolazione: la consapevolezza fondamentale del megatrend della digitalizzazione è comunque presente.
Molte aziende non hanno però le idee chiare quando si tratta di digitalizzazione oppure di strategie per implementarla. Spesso le PMI non sanno come unire la digitalizzazione alle strategie aziendali esistenti. E ancora, non si rendono conto come e dove la digitalizzazione potrebbe offrire soluzione risolutive. Questa incertezza si nota in quasi tutti i settori maggiormente rappresentati da PMI.
La digitalizzazione ha molte sfaccettature. L’imprenditore si rende conto delle sue potenzialità quando l’utilizzo di soluzioni digitali diventa misurabile e quando gli effetti positivi si rispecchiano nei numeri. Nelle aziende di produzione il rilevamento e la valutazione dei dati dei macchinari in tempo reale offre ad esempio un vantaggio misurabile. Detto con altre parole si parla di “Industria 4.0). La MAHLE GmbH di Stoccarda fornisce al livello internazionale l’industria automobilistica e dei motori; implementando una nuova software di produzione basata sul web è riuscita in pochi mesi ad aumentare nella fabbrica di Leibertingen la produzione di oltre 30%. La tecnologia 4.0 utilizzata riconosce in tempo reale evenutali interferenze e aggiorna continuamente i ticket di lavoro. In questo modo le macchine vengono sfruttate in maniera ottimale risparmiando materiale e energia. La Software è stata prodotta dalla IT-Technologie- und Beratungshaus Forcam a Ravensburg – un pioniero della “industria 4.0”.
L’esempio mostra in maniera impressionante le possibilità offerte dai processi digitalizzati. Purtroppo la maggior parte delle PMI è ancora molto lontana da questo stato desiderato – troppo lontana. Un quinto delle piccole e medie aziende è ancora senza sito internet, lamentail presidente del Budnesverband Mittelständische Wirtschaft (BVMW), Mario Ohoven. Ed ha ragione: Se oggi come oggi non sei presente nel web, dimostri di non aver la testa per i processi digitalizzati.
Il Mittelstand tedesco è famoso, anche oltre confine, per essere innovativo e tradizionale allo stesso tempo. E’ proprio questa la sua cifra. Le decisioni imprenditoriali vengono presi in base a lunghe riflessioni e con un senso di sostenibilità. La cautezza del buon padre di famiglia richiede anche un avvicinamento lento verso tecnologie, sviluppi e tendenze nuovi. Quando una tecnologia ha dato prova di funzionare e quando una tendenza è diventata una regola, l’imprenditore piccolo o medio si fa coraggio affrontando un rischio ormai calcolabile.
Per sopravvivere nella competizione internazionale bisogna essere capaci di reagire in tempi sempre più brevi ai nuovi processi. Che ha perso il treno una volta, rimane per sempre indietro. Il Mittelstand tedesco continua ad essere leader mondiale per molte tecnologie. E’ fondamentale non giocarsi questo ruolo privilegiato per un attaccamento controproducente alla tradizione. Per questo motivo le strategie di digitalizzazione devono essere elaborate e implementate con rapidità – e massima priorità.
Buhlmann's Corner
Caro Consiglio di Sorveglianza tedesco, quo vadis?
Piano piano anche la Commissione governativa sul Code of Corporate Governance guidata da Manfred Gentz si sta rendendo conto che se in Germania i Consigli di Sorveglianza diventano sempre più cari, devono anche lavorare meglio e diventare più internazionali. La crescente limitazione del numero dei membri e l’aumento della burocrazia nei singoli banchi (la codeterminazione tedesca prevede due banchi, quello dei rappresentanti degli azionisti e quello dei rappresentanti dei dipendenti) e nelle commissioni rende la scelta dei membri di spicco sempre più difficile e anche la ricerca di successori si fa sempre più complicata.
C’è chi non vorrebbe andarsene pur avendolo promesso in sede di campagna elettorale (vedi Siemens), c’è chi vorrebbe essere fuori da tempo, se solamente si trovasse un successore (vedi RWE). Altri consigli di sorveglianza vanno invece a complicarsi la vita accettando senza fiatare le dimissioni di un membro per poi nominarlo subito per un nuovo periodo – per legge le conferme possono essere date solo 12 mesi prima della fine del mandato, ed è giusto che sia così. In Daimler il presidente del consiglio di sorveglianza ha fatto delle promesse ad un membro del CdA, senza aspettare il momento legalmente previsto – forse per aumentare il grado di motivazione del candidato?
Anche la Commerzbank ha dovuto imparare nuove lezioni. Per lasciare die segni il Consiglio di sorveglianza ha voluto dare un nuovo orientamento al CdA (che lui stesso aveva nominato e strutturato) riducendo il numero dei suoi membri. Peccato che il Tribunale ha dato ordine di fare marcia indietro. Secondo me le spese legali andrebbero messe in conto al consiglio di sorveglianza, in primis al suo presidente e poi ai suoi membri, in ordine di importanza. Il banco dei dipendenti incluso, seguendo il principio „cling together, swing together“
Fa un certo effetto immaginarsi i vecchi membri del CdA seduti di nuovo dietro alle loro scrivanie – guai, comunque, se il Consiglio di Sorveglianza pensa di comprare la sentenza con i soldi degli azionisti!
Anche i rappresentanti dei dipendenti nei consiglio di sorveglianza dovranno prepararsi a cambiare. Finora solo i dipendenti attivi in Germania erano rappresentati nel consiglio di sorveglianza; seconda una nuova sentenza (ancora non passata in giudicato) anche i colleghi che lavorano in Bangladesh o qualsiasi altra parte del mondo saranno autorizzati alla codeterminazione.
Pian piano si ha l’impressione che non solo da Monsieur Landau (Adidas) il vuoto nel controllo ha bisogno di essere riossigenato – il rischio è che altrimenti i Warren Buffet di questo mondo si approprino delle posizioni nei consigli di sorveglianza non solo con Heinz e Kraft, ma anche con calcolo e intelligenza. E dicendo così sia alla creazione che alla ripartizione.
ACTIONS CORNER
Nella lite pluriennale per l’espansione non andata in porto verso il mercato dell’energia elettrica russo, la RWE ha ottenuto un’altra vittoria contro Leonid Lebedew. Il 24 marzo Landgericht Essen ha dichiarato inammissibile la domanda di risarcimento danni per 674 milioni di Euro presentata dall’oligarca russo. Il tribunale ha invece accolta la causa contro Jürgen Großmann. Lebedew vorrebbe infatti avere anche del denaro dal l’ex Ceo della RWE in persona. Se Grossmann dovesse andare in appello, il Tribunale deciderebbe sull’ammissibilità della domanda. Lebedew rimprovera alla RWE e Großmann di aver abbandonato senza autorizzazione gli accordi comuni presi per entrare nel gruppo energetico russo TGK-2.
Politics
La quota rosa davanti all’ultimo ostacolo
Il 6 marzo il Bundestag ha approvato a Berlino con i voti dei democristiani e dei socialdemocratici la bozza di legge presentata da Manuela Schwesig (Ministro dell’Educazione, della Professione e della Famiglia) e Heiko Maas (Ministro della Giustizia), ambedue della SPD: I verdi e la Linke si sono astenuti perché ritengono che la legge sia troppo limitata. Dal 2016 i consigli di sorveglianza delle circa 100 aziende tedesche quotate in borsa e obbligate al regime della co-determinazione dovranno essere composte almeno per il trenta per cento da donne. Altre 3500 aziende quotate in borsa o in codeterminazione saranno chiamate a decidere entro il 30 settembre un obiettivo di quota flessibile. L ministro delle donne parla di un “passo storico” per l’emancipazione tra i generi e dell’inizio di un cambiamento culturale profondo nel mondo del lavoro. La quota avrà degli effetti positivi per milioni di donne nel mondo del lavoro. Il Bundesverband der Deutschen Industrie (BDI) ha manifestato ancora delle forti critiche nei confronti del nuovo regolamento. Una quota unica rigida per i consigli di sorveglianza non sarebbe altro che un atto di politica simbolica opinabile dal punto di vista costituzionale. Anche perché nelle aziende private la “sedia vuota” produce molto più danni che nel servizio pubblico.
People
Cercando un nuovo membro del CdA responsabile per la produzione la BMW ha trovato la persona giusta, come da tradizione, tra le proprie file. Il 13 maggio Oliver Zipse entrerà a far parte del CdA del gruppo automobilistico di Monaco prendendo il mano il scettro della produzione. L’ingegnere meccanico, 51-enne , succederà a Harald Krüger che – come deciso nel dicembre 2014 - prenderà a partire dall’assemblea generale del 13 maggio il posto di Norbert Reithofer. Il presidente del consiglio di sorveglianza, Prof. Joachim Milberg, e Wolfgang Mayrhuber hanno deciso in comune accordo con il consiglio di sorveglianza di lasciare il loro mandato nell’organo con la fine dell’assemblea generale. Il consiglio di sorveglianza presenterà all’assemblea accanto a Reithofer anche Simone Menne, membro del CdA di Deutsche Lufthansa come candidato per il consiglio di sorveglianza.
La socia di Krombacher, Petra Schadeberg-Hermann, e Nikolaus von Bomhard, presidente del CdA della Munich Re, lasceranno il 30 aprile il consiglio di sorveglianza della Commerzbank. L’assemblea generale del secondo istituto bancario tedesco è chiamata a confermare l’ingresso di due donne. Il consiglio di sorveglianza propone come candidate Sabine U. Dietrich e Anja Mikus. Dietrich è membro del CdA di BP Europe. Mikus è attualmente responsabile come CIO delle strategie di investimento della società di investimento Arabesque. Nel consiglio di sorveglianza della Commerzbank dovrebbe rappresentare lo Stato tedesco che nel corso della crisi finanziaria aveva salvato la Commerzbank con diversi miliardi di Euro. Attualmente lo Stato è rappresentato da Bomhard e dall’amministratore delegato del BDI Markus Kerber.
Avendo rilevata la GAGFAH la Deutsche Annington Immobilien ha anche bisogno di più controllori. Il consiglio di sorveglianza dovrà essere aumentato da nove a dodici membri. L’ex capo del consiglio di amministrazione della GAGFAH, Gerhard Zeiler, è tra le new entry più famose. Anche Daniel Just dovrebbe entrare nel nuovo organo. Just è l’AD della Bayerische Versorgungskammer ed ha anche un mandato come vice presidente del consiglio di sorveglianza nell’affiliata immobiliare della Deutsche Bank, la Rreef Investment. Altro candidato è Hendrik Jellema, presidente del CdA della Stiftung Berliner Leben, che appartiene alla berlinese Gewobag. Le proposte sono state presentate per l’assemblea generale che avrà luogo il 30 aprile. Gli azionisti della Deutsche Annington dovranno votare a Düsseldorf se concordano con il nuovo nome di “Vonovia”. L’idea di presentare Zeiler, Jellema e Just come membri del consiglio di sorveglianza del nascente gigante immobiliare era già nato al momento dell’offerta di acquisto fatto dalla Deutsche Annington Immobilie agli azionisti della GAGFAH. Il 6 marzo i tre avevano rinunciato ai loro incarichi nel consiglio di amministrazione della GAGFAH,.
Come deciso dall’assemblea degli azionisti del 2014 il consiglio di sorveglianza della Deutsche Börse sarà ridotto dal 13 maggio da 18 a 12 membri, di cui otto rappresentanti degli azionisti e quattro rappresentanti dei dipendenti. Il più conosciuto tra i membri che lasceranno l’organo è sicuramente Friedrich Merz. Insieme a lui lasceranno il consiglio di sorveglianza anche David Krell, Richard Hayden e Thomas Neiße.
Dalla convocazione per l’assemblea generale della Deutsche Lufthansa che si terrà il prossimo 28 aprile si evince che Stephan Sturm dovrebbe prendere il posto di Jacques Aigrain. Il Chiairman di LCH Clearnet è passato di recente come Managing Director a Warburg Pincus. Il 54-enne è nel consiglio di sorveglianza della Lufthansa dal 2007. CFO di Fresenius, Sturm è stato nominato l’ scorso anno Chief Financial Officer dell’anno.
Ute Gerbaulet dovrebbe entrare nel consiglio di sorveglianza della GERRY WEBER International. In questo modo le relazioni del produttore di abbigliamento per signore verso un’altra azienda di stampo famigliare diventano ancora più strette. L’esperta del mercato dei capitali fa parte del CdA allargato della banca privata Bankhaus Lampe. L’ex CFO del gruppo, Ernst F. Schröder, è da anni alla guida del consiglio di sorveglianza della GERRY WEBER International e dovrebbe essere riconfermato durante l’assemblea generale del 16 aprile. Anche Alfred Thomas Bayard è nominato per il consiglio di sorveglianza. Il commerciante di moda svizzero acquista attraverso le società controllate Mode Bayard e Gerry Weber Switzerland merci da GERRY WEBER International che distribuisce insieme ad altre griffe, attraverso le sue strutture di vendita in Svizzera. In futuro il consiglio di sorveglianza dovrebbe essere allargato da sei a dodici membri.
K+S ha inserito la votazione di due nuovi membri del consiglio di sorveglianza nell’agenda per la prossima assemblea generale che si terrà il 12 maggio. Il secondo candidato accanto ad Andreas Kreimeyer, membro del CdA di BASF, è Philip Freiherr von dem Bussche., da anni portavoce del CdA della KWS Saat. Kreimeyer è dal 2003 nel CdA della BASF, alla quale il produttore di concimi era una volta affiliato. Dopo la scadenza del suo contratto nel CdA prevista con la chiusura dell’assemblea generale del prossimo 30 aprile, il dottore in biologia desidera andare in pensione. Von dem Bussche è stato per anni presidente della Deutsche Landwirtschaftsgesellschaft e si è fatto un nome come esperto dell’economia agricola mondiale. I due non hanno altri mandati in consigli di sorveglianza. Bern Malmström e Rudolf Müller rinunceranno alle loro cariche con la fine dell’assemblea generale.
Volker Kronseder lascerà alla fine dell’anno il CdA della KROES. Dopo oltre 26 anni nel CdA, di cui 20 in qualità di presidente, Kronseder vorrebbe passare nel consiglio di sorveglia. Il 18 marzo l’azienda quotata nel MDAX ha fatto sapere che a succederlo sarà l’attuale CFO Christoph Klenk. Il consiglio di sorveglianza ha deciso di sostituirlo con un candidato esterno. Il nome sarà comunicato non appena questo avrà trovato i giusti accordi con il suo attuale datore di lavoro sulla data delle dimissioni.
Dopo un periodo di raffreddamento di un anno il consiglio di sorveglianza di LANXESS ha tirato adesso altre conseguenze sul piano del personale dagli errori strategici fatti in passato sotto il presidente del CdA Axel Heitmann. Il gruppo chimico ha annunciato più cambiamenti al livello del top management. Durante l’assemblea generale del prossimo 13 maggio il consiglio di sorveglianza proporrà Lawrence A. Rosen, membro del CdA di Deutsche Post, e Matthias Wolfgruber, presidente del CdA di Altana, come candidati per il consiglio di sorveglianza. Rainer Laufs e Robert J. Koehler lasceranno il consiglio di sorveglianza dopo la fine dell’attuale periodo di carica. Il presidente del consiglio di sorveglianza continuerà a chiamarsi Rolf Stromberg. Il 1 aprile Michael Pontzen, finora responsabile per il controlling del gruppo, è entrato nel CdA come CFO. Il suo predecessore Bernard Düttmann ha lasciato l’azienda alla fine di marzo, per aprirsi a “nuove sfide professionali”. Nel 2011 Düttman lasciò Beierdsdorf per prendere in LANXESS il posto di Matthias Zachert, che era andato in Merck.
Ulrike Friese-Dormann dovrebbe diventare membro del consiglio di sorveglianza di Leoni. Dopo l’uscita di Wilhelm Wessels il 31 dicembre 2014 Axel Markus entrò nell’organo il 1 gennaio per rappresentare gli interessi degli azionisti. L’avvocato Friese-Dormann succede adesso a Markus che ha dichiarato di voler lasciare la sua carica con la fine della prossima assemblea degli azionisti prevista per il 7 maggio.
Alla fine dell’anno Bernd Hirsch lascerà la Symrise per sua volontà. Il produttore di profumi e aromi comunica che la decisione capo delle finanze di non voler prolungare – per motivi personali - il suo contratto come membro del CdA in scadenza per il 31 dicembre. Hirsch ha dichiarato di portare avanti i suoi impegni in Symrise fino a quella data. Il consiglio di sorveglianza si preoccuperà presto della ricerca di un suo successore.
Il 27 febbraio la VOLKSWAGEN ha fatto ufficialmente sapere di aver chiamato Matthias Müller nel CdA del gruppo. Il capo della Porsche appartiene già da marzo all’organo operativo del gruppo di Wolfsburg con i suoi 12 marchi. Herbert Diess diventerò tre mesi prima del previsto membro del CdA di Volkswagen e capo del marchio Volskwagen. L’anticipo dell’incarico è stato reso possibile da un accordo che il manager ha trovato con BMW.
Drillisch: Nuovo posto nel CdA
Dal 1 aprile la Drillisch AG, azienda quotata nel TecDax, ha un nuovo CFO. André Driesen, finora responsabile e procuratore della contabilità e delle finanze., fa adesso parte del CdA insieme a Paschalis e Vlasios Choulidis rispondendo per la nuova area Finanze.
Driesen lavora dal 2003 per il gruppo di telefonia mobile e oltre alle sue funzioni nel settore delle finanze del gruppo amministra dal 2006 diverse società all’interno del gruppo, tra cui la Drillisch Telecom GmbH.
Jenoptik: senza sosta
Lo specialista per sistemi e tecnologie ottiche, Jenoptik AG, si è portato in caso l’ex CFO della Homag, Hans-Dieter Schuhmacher, come nuovo CFO. Il contratto con il suo predecessore Rüdiger Andreas Günther era scaduto alla fine di marzo. Günther aveva già fatto sapere alla fine dello scorso anno di non voler prolungare il suo contratto nella società quotata nel Tec Dax. Dal 2012 in Jenoptik come CFO, ha accompagnato diverse transazioni e l’armonizzazione della pianificazione del risorse al livello del gruppo.
Schumacher, CFO di Jenoptik da aprile, viene dalla Homag Group AG dove è stato dal 2011 responsabile per le finanze, l’IT e le risorse umane, dopo aver occupato il posto di CFO nella Sto AG.
Stahl: fedeltà famigliare
L’attuale presidente del consiglio di sorveglianza della R.Stahl, specialista per la protezione contro le esplosioni, rinuncia alla sua carica alla fine dell’assemblea degli azionisti, il 22 maggio prossimo. Hans-Volker Stahl lascia l’organo dopo 22 anni, all’età di 68 anni. Alla fine di febbraio i controlli dell’azienda quotata nel Prime-Standard hanno votato Heiko Stallbörger come nuovo presidente. L’ingegnere fa parte del consiglio della R. Stahl AG dal 2013 ed ha da 25 anni un legame famigliare con l’azienda. La decisione è stata presa nell’ottica di una continuità di presenza della famiglia fondatrice che si manifesta in questo cambio generazionale nel consiglio di sorveglianza. L’ancora presidente Hans-Volker Stahl pensa di impegnarsi in futuro come investitore privato e rimarrà legato all’azienda come azionista.
Campus
Stipendi dei CEO sensibilmente aumentati
Dopo due anni con tendenza al ribasso, gli stipendi 2014 sono – nella somma – nuovamente cresciuti. Per le 24 aziende DAX che fino a oggi hanno presentati le loro tabelle retributive e in che non hanno subito un cambio al vertice si calcola un aumento medio nella retribuzione del 12 per cento, a circa 5,4 milioni di Euro. Questo è quanto sostiene il consulente aziendale HKP Group. Il nuovo valore record corrisponde ad un aumento percentuale della retribuzione media del circa 10 per cento rispetto al 2013. Towers Watson sottolinea che nell’insieme gli stipendi dei manager sono cresciuti in parallelo allo sviluppo del risultato. Il net income delle aziende quotate nel DAX è cresciuto nel 2014 rispetto al 2013 di circa 13,8 per cento. In cima al ranking c’è Martin Winterkorn, il CEO di VOLSWAGEN. In base ai calcoli di legge lui ha riscosso 14,9 milioni di Euro.
Capital News
Come previsto dal mercato la Munich Re ha annunciato di riacquistare delle azioni. Il CdA del leader di mercato ha deciso - l’autorizzazione per la transazione potrebbe essere votata durante la prossima assemblea generale del 30 aprile 2014 - di riacquistare nel periodo tra il 24 aprile fino al 26 aprile 2016 fino ad 11 milioni di azioni proprie per un prezzo d’acquisto (senza costi accessori) massimo di 1 miliardo di Euro. La somma corrisponderebbe a 5,2 azioni o 3,1 per cento del capitale sociale. Lo scorso febbraio il CFO Jörg Schneider aveva fatto sperare gli investitori in un possibile riacquisto delle azioni. Le azioni acquistate all’interno del programma di riacquisto azioni 2014/2015 dovrebbero essere state acquistate entro l’assemblea generale della società del 23 aprile; le azioni proprie ancora da acquistare saranno ritirate.
Siltronic: Semiconduttori in Borsa?
La Wacker Chemie AG sta attualmente prendendo in esame diverse opzioni per il futuro e anche un possibile distacco dalla figlia Siltronic. Secondo l’azienda stanno pensando sia ad una partnership strategica con altre aziende che anche all’ingresso di un investitore strategico. Ma ancora lo spin-off non è stato deciso. L’azienda pensa anche ad un ingresso in borsa. Il settore wafer era riuscito nel quarto trimestre del 2014 a aumentare il fatturato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente da 175 milioni a 223 milioni di Euro, grazie ad una stabilizzazione degli affari con il silicio per semiconduttori e impianti solari. Considerando però il grande bisogno di Siltronic in termine di capitale, l’idea del distacco viene preso in considerazione per avere in questo modo più mezzi a disposizione da investire in altri settori
Sixt: staccare il leasing
L’autonoleggio Sixt SE sta valutando la possibilità di portare il suo settore leasing in borsa. L’affiliata Sixt Leasing AG ha prodotto nel 2013 con circa 546 milioni di Euro quasi un terzo del fatturato del gruppo. Entrando in borsa l’affiliata Leasing potrebbe rinforzare la propria base di capitale tramite del capitale proprio e continuare a crescere in maniera finanziariamente indipendente dal settore nel noleggio e dalla madre del gruppo, la Sixt SE. In caso di un ingresso in borsa, la Sixt vorrebbe tuttavia tenere una parte considerevole delle sue quote alla società di leasing.
Nanogate: soldi per maggiori capacità
Lo specialista per superfici innovative Nanogate AG ha raccolto nell’ambito di un aumento di capitale circa 11,6 milioni di Euro. Escludendo i diritti di opzione l’azienda quotata nel Entry Standard è riuscita a piazzare 297,843 azioni nuove presso investitori istituzionali. Il prezzo per azione era di 39 Euro. Il capitale sociale della società è salito da circa 3 milioni a più o meno 3,3 milioni . L’aumento di capitale era sovrasottoscritto. L’azienda vuole utilizzare il denaro fresco per allargare i portfolio di tecnologia e finanziare l’estensione delle capacità, per promuovere la crescita.
M & A
Heidelberger Druck: più servizio
La Heidelberger Druckmaschinen AG vuole rilavare la società europea Printing Systems Group (PSF) dei Paesi Bassi e ha preso per questo motivo degli accordi con la società di investimento CoBe Capital. Attraverso la prima acquisizione da molto tempo l’azienda quotata nel SDax vuole allargare il suo business dei servizi con equipment e materiali di consumo e mandare avanti la sua ristrutturazione. Il produttore di macchine da stampa si aspetta dall’acquisto un aumento di fatturato di circa 130 milioni di Euro. Per quanto riguarda il prezzo della transazione le parti tacciono. La Heidelberger Druck non si esprime neanche sulla profitability della società affiliata. La transazione deve ancora essere approvata dalle autorities.
Takkt: banner veloci
La Takkt AG, azienda quotata nel SDax, ha acquistato negli USA un nuovo specialista per mezzi pubblicitari con stampa personalizzata. Il commerciante di arredi per negozi paga per il gruppo Post.Up circa 16,5 milioni di US Dollar, in due rate e una quota variabile di fino a 13,5 milioni di dollari che dipenderà dalla performance dell’azienda americana nei prossimi tre anni. La prima rata di ca. 15 milioni di dollari scadrà al momento della firma della transazione, la seconda di 1,5 milioni di US Dollar e la quota variabile dovranno essere pagati nel 2018. Post-Up Stand completa il business con i display della Takkt. Secondo il management della Takkt, il venditore per corrispondenza specializzato americano possiede una grande expertise nella tecnica della stampa digitale, tanto da poter inviare gli ordini personalizzati il giorno stesso dell’ordine. La nuova figlia tiene nel suo portfolio anche tutti i sistemi di display – come Roll-Up display stand fieristici mobili o banner pubblicitari.