VIPsight febbraio
Aziende
McKesson rileva Celesio nel secondo tentativo
Il gruppo di San Francisco ha rilevato da Haniel e Elliotto ben 75 per cento del capitale della Celesio, azioni convertibili inclusi. Il Hedgefonds ha inoltre venduto a parte circa 7000 azioni convertibili al grossista farmaceutico nord-americano. Il 24 gennaio la Mc Kesson ha fatto sapere di volere offrire agli altri azionisti 23,50 per ogni azione e quindi lo stesso prezzo della prima offerta. Circa due settimane dopo il fallimento dell’offerta di acquisto il gruppo americano rientra dalla finestra e riesce a rilevare il fornitore farmaceutico valutandolo debiti inclusi 6,2 miliardi di Euro. Si tratta della più grande acquisizione nel settore tedesco della salute dal 2006. Marion Helmes è contenta che alla fine l’unione con la McKesson sia riuscita.
ProSiebenSar.1 dopo l’uscita degli investitori finanziari va verso il DAX
Secondo quanto comunicato il 17 gennaio dalla Bank of America e dalla Deutsche Bank che insieme accompagnano la transazione, il 16 gennaio KKR e Permirra hanno buttato sul mercato la loro partecipazione del 16,6 % alla ProSienSat.1 per 1,26 miliardi di Euro. Von un prezzo di vendita di 34,75 le due banche hanno dovuto accettare un abbassamento minimale rispetto alla quotazione del giorno precedente. Alla fine si pensa che gli investitori abbiano grosso modo moltiplicato il loro investimento con un fattore del 1,3. L’affare non è stato particolarmente interessante considerando che è iniziata nel 200.6. Di fronte alla crisi resta comunque accettabile. L’ex proprietario, un gruppo intorno a Haim Saban, aveva triplicato la sua posta al momento della vendita a Lavina. Il gruppo mediatico ha quindi una proprietà diffusa e con un valore in borsa di quasi 7,7 miliardi di Euro è anche vicino al passaggio nell’indice DAX.
Il cambiamento nella produzione dell’energia elettrica lascia tracce profonde in RWE
In una comunicato ad hoc del 28 gennaio la RWE annuncia per il quarto trimestre la necessità di una rivalutazione per 3,3 miliardi. In aggiunta all’abbassamento dei ricavi dalla produzione di energia elettrica peseranno sul 2013 anche le correzioni necessarie per il parco delle centrali elettriche. Il secondo più grande gestore energetico tedesco si sta avvicinando al primo bilancio in negativo da oltre sei decenni. Peter Terium lamenta ancora “l’alta pressione economica” che pesa sulle centrali a gas e a carbone della RWE che soffre ancora delle conseguenze della riforma energetica e un alto tasso d’indebitamento. L’azienda di Essen sottolinea che gli ammortamenti non creano solvibilità e non che finora non hanno avuto effetto sulle prognosi. Sarà però ridotto a zero il risultato netto che nel 2012 era già diminuito di un terzo a 1,3 miliardi di euro.
Buhlmann's Corner
Prime chicche 2014 – e quante ce ne saranno ancora?
Poco dopo aver deciso di lasciare la Deutsche Telekom per andare da Ziggo – tono originale di René Obermann: “per spostarmi dal ponte di comando nella sala macchine” - è arrivata un’offerta di acquisto che qualche correzione a parte sembra andare in porto. Gli uni specolano che il vagabondo tra le aziende voglia utilizzare la Ziggo solo come trampolino per saltare nell’ executive board dell’acquirente Liberty Global; altri si stropicciano gli occhi intravedendo che la rotta potrebbe puntare direttamente al cockpit della Deutsche Lufthansa. Dal punto di vista di un azionista innamorato di Corporate Governance la domanda è una sola:
Indipendentemente del fatto se la clausola del change of control è stata concordata prima o dopo (la prima, ancora fallimentare) offerta di acquisto – a chi è servita? E’ servita ancora una volta non all’azienda rilevata e ai suoi azionisti, ma esclusivamente all’acquirente (che in questo modo riesce a disfarsi di amministratori rompiscatole) e soprattutto al CdA stesso. Dopo 3 settimane di lavoro il nuovo non ha ancora diritto alle ferie, ma - a quanto pare - ha già diritto a 2 anni di remunerazione più percentuali e diritti pensionistici e risoluzione del divieto di concorrenza ….
Nel old guys network, e supportati da successi e rispetto, gli azionisti e i membri del consiglio di sorveglianza della famiglia Siemens (ca. 6% delle azioni) si sono arrangiati riconfermando con il loro voto il vecchio presidente del consiglio di sorveglianza. Di fatto non c’erano alternative anche se ci si prometteva con stretta di mano di cercare immediatamente un successore, di farlo crescere e di presentarlo.
Visto il silenzio, alcuni azionisti si sono ricordati della promessa prima dell’Assemblea generale di gennaio e, oltre a discuterne, hanno mandato una lettera al banco dei rappresentanti del capitale del consiglio di sorveglianza per ricordare gli accordi dell’anno precedente. Durante l’Assemblea il diritto di ricevere un piano per la successione entro il 2015 è stato fatto presente non solo dagli azionisti di cui sopra (con 650 miliardi di Euro di asset under management – il gruppo nel frattempo era lievitato) ma anche da altri investitori tra cui i più grandi della Germania.
Il risultato della votazione è stato chiaro, anche se difficile da valutare.
Il 4% degli aventi diritto ha votato contro l’approvazione dell’opera del presidente del consiglio di sorveglianza e il 14% dei votanti si è astenuto. Questi 14 % non vengono tenuti in conto dai legali tedeschi, che li spazzano semplicemente sotto il tavolo. La percentuale è comunque matematicamente rintracciabile e non è mai stata così alta dal 2008 ad oggi (nel 2010 era inferiore al 1%) .
Ora tocca al consiglio di sorveglianza di discutere e interpretare il voto degli azionisti, di cui ben 18% mancano all’appello
Accuse e lamentele
La Commerzbank mantiene la linea decisa a febbraio 2009 di ridurre i pagamenti di boni agli investment banker del 90 per cento. L’8 gennaio un tribunale di Singapore ha ordinato alla banca di pagare dei boni a dieci ex-collaboratori della Dresdner Bank. Questi avevano presentato una causa per il mancato pagamento di circa 5,5 milioni di Euro. Nella sua motivazione, lunga 68 pagine, il commissario giudiziale Lionel Yee fa presente che Dr. Jentzsch era stato espressamente autorizzato a dichiarare il 18 agosto che il pagamento sarebbe avvenuto e che questa dichiarazione è da considerarsi legalmente vincolante per la Dresdner Bank.
La Daimler e la Rheinmetall non possono essere dichiarati corresponsabile davanti ad un tribunale USA per gli atti atroci commessi dal regime dell’apartheid in Sudafrica. Il 26 dicembre 2013 una giudice di New York ha respinto una causa per insufficienza di motivazioni. Gli attori, per la maggior parte cittadini sudafricani avevano dichiarato di aver sofferto di persona oppure di aver dei parenti che hanno sofferto del regime dell’apartheid che è durato fino al 1994, subendo torture e altri crimini, e chiedono di essere risarciti. Il gruppo automobilistico spera che il litigio che dura da oltre dieci anni sia con questo definitivamente chiuso.
Il temporaneo spegnimento della centrale nucleare a Biblis nel 2011 dopo l’incidente di Fukushima è stato contrario alla legge. Il Land dell’Assia dovrà molto probabilmente pagare alla REW un risarcimento danni di oltre cento milioni di Euro. Il 14 gennaio la Corte Costituzionale Federale a Leipzig ha comunicato che il ricorso presentato dal Land dell’Assia contro una sentenza dello stesso tenore espressa della Corte Costituzionale di Kassel è stata rifiutata, dando così ragione al gruppo energetico. La RWE è stato l’unico gestore di energia nucleare ha fare causa contro la sospensione di tre mesi.
Politica
Commissario EU per l’industria apre procedimenti
La Commissione EU aumenta le pressione sulla Germania affinché le autorità locali vietino alla Daimler di utilizzare il liquido di raffreddamento R143 per gli impianti di climatizzazione oramai vietati un po’ dappertutto. A rigore l’utilizzo di quel gas è proibito nell’Unione Europea perché ritenuto dannoso per l’ambiente. Il 23 gennaio Antonio Tajani minaccia a Bruxelles che l’autorità aprirà un procedimento per violazione di contratto contro il governo federale se questo non si attiva. Un procedimento del genere può finire davanti alla Corte Europea e comportare delle sanzioni molto alte. Il Commissario EU per l’industria sottolinea che ancora un accordo con il Governo Tedesco è possibile.. La Commissione si oppone concretamente al fatto che nello scorso anno l’Autorità Federale per l’Automobilismo (Federal Motor Transport Authority) ha concesso al produttore una modifica a posteriori dell’ammissione alla circolazione. Daimler ritiene il prodotto alternativo R1234yf di Honeywell e Dupont come facilmente infiammabile. Le autorità tedesche sono state fino ad oggi disposte ad accettare questa riserva della Daimler autorizzando i nuovi modelli in base alla vecchia concessione. Il rischio è che Daimler debba richiamare 130.000 autovetture.
Gli azionisti devono approvare il rapporto sulla remunerazione
Michel Barnier intende presentare ancora prima delle elezioni europee alcune propose di modifica delle leggi esistenti. Una di queste proposte, con la quale la Commissione intende adattare i diritti degli azionisti, mira a dare agli azionisti europei un ruolo più attivo nelle aziende alle quali partecipano. Il progetto di legge prevede tra le altre di sottoporre la remunerazione dei manager ad un controllo più severo da parte degli azionisti. In futuro l’assemblea generale deve approvare ogni tre anni la strategia di remunerazione dell’azienda e ogni anno il rapporto sulla remunerazione. Senza l’approvazione della strategia della remunerazione l’azienda deve immediatamente convocare un’assemblea straordinario per presentare un nuovo progetto. Questa è la volontà della Commissione. Gli azionisti riceveranno più diritti che si tradurranno in più lavoro e maggiore impegno di tempo. La proposta appare sensata quando si ha poco fiducia negli organi di controllo.
Persone
Dopo tren’anni di attività per il gruppo sportivo adidas Erich Stamminger lascerà l’azienda per sua volontà e motivi personali il 5 marzo prossimo, data della scadenza del suo contratto. A prendere il posto di Stamminger, che nel CdA ha svolto per anni la funzione del responsabile dei marchi, è il suo pupillo Eric Liedtke che secondo quanto annunciato l’8 di marzo inizierà la sua carica il 6 marzo. Di origini nord-americane, Liedtke lavora per il gruppo adidas dal 1994.
Dopo meno di un anno Andreas Renschler getta la spugna e lascia la sua carica in Daimler di comune accordo. Questo è quanto l’azienda ha comunicato il 28 gennaio. Daimler non spiega il perché di questo inaspettato addio del capo della produzione, che lavora nel gruppo da oltre 25 anni. Il costruttore automobilistico perde il suo uomo più importante nel settore delle autovetture in un momento di grande offensiva per quanto riguarda l’uscita di nuovi modelli. Il CEO Dieter Zetschle assicura che prossimamente il passaggio di Renschler verso un concorrente è escluso.
Il 26 gennaio il consiglio di sorveglianza di LANXESS ha deciso in occasione di una riunione straordinaria la separazione da Axel Heitmann per il 28 febbraio. Nell’ambiente intorno al gruppo quotato nel DAX e in origine spin-off della Bayer si dice che il presidente del CdA abbia chiesto personalmente dopo lunghi anni attività di sciogliere il contratto. A prendere il suo posto sarà Matthias Zachert, che entro e non oltre la metà di maggio lascerà la Merck per tornare a Colonia.
René Schuster ha lasciato da un giorno all’altro il suo posto in Telefonica Deutschland holding. Il presidente del CDA ha abbandonato l’affiliata tedesca di Tefonica il 31 gennaio. Nel bel mezzo delle negoziazioni intorno all’acquisto di E-plus il consiglio di sorveglianza ha approvato l’accordo di chiusura del rapporto con il cinquantaduenne Schuster. In futuro il suo ruolo sarà coperto da Rachel Empey e Markus Haas che se ne occuperanno continuando a svolgere parallelamente le cariche già esistenti.
Durante l’assemblea generale del 17 gennaio Bochum, il consiglio di sorveglianza di ThyssenKrupp ha chiamato Donatus Kaufmann nel CdA come responsabile del nuovo settore Diritto e Compliance. Il tema della compliance merita la massima attenzione, dice Ulrich Lehner. Negli ultimi anni la ThyssenKrup è stata scossa ripetutamene da accuse di corruzione e infrazioni al diritto della concorrenza.
SKW Metallurgie: nuovi controllori per il CdA
La SKW Stahl-Metallurgie Holding AG, gruppo chimico quotato nel prime standard, ha recentemente ristrutturato il suo CdA. Dal 2014 la sezione delle finanze sarò diretta da Sabine Kauper che per anni è stata nel consiglio di sorveglianza della stessa società. L’es COO Reiner Brunner ha lasciato la SKW alla fine del 2013 per sua volontà. In futuro il CdA sarà composto dolo dalla CEO Ines Kolmsee e dalla Kauper nel ruolo di CFO.
In seguito all’uscita della Kauper e della contemporanea dimissione del membro del consiglio di sorveglianza Christoph Schlünken alla fine dell’anno sono stati chiamati nell’organo di controllo Jutta Schull e Hans Liebler. Schull occupava una posizione di dirigenza nella SGL Carbon, specialista per il carbonio, e vanta una pluriennale esperienza nell’industria chimica. Liebler è esperto di finanze e dispone di una lunga esperienza come membro del consiglio di sorveglianza in aziende quotate.
Delticom: Cambio di ruolo tra fondatori
Rainer Binder, uno dei fondatori e ex-membro del CdA della Delticom, venditore online di pneumatici quotata nel prime standard, è da gennaio 2014 presidente del consiglio di sorveglianza della società. Il suo posto di Co-CEO accanto a Philip von Grolman viene adesso occupato dall’ex presidente del consiglio di sorveglianza e secondo fondatore Andreas Prüfer. Prüfer risponde per le finanze e le relazioni con gli investitori. L’ex CFO ha si è ritirato per sua volontà e in accordo con il consiglio di sorveglianza alla fine del 2013.
Logwin: Successore nei blocchi di partenza
Anche nel gruppo di logistica Logwin Logistics AG si prospetta un cambio nel CdA. L’attuale CF Antonius Wagner dovrebbe, dopo l’assemblea generale, diventare il futuro CEO. Il successore dovrebbe essere Sebastian Esser che lavora in Logwin dal 2003. Essere ha già occupati diversi posti dirigenziali nel settore delle finanze. Ultimamente è stato Dircetor Finance nell’unità Europe Middle East del settore Air & Ocean. L’ex CEO della Logwin, Berndt-Michael Winter, vuole dedicarsi in futuro ad attività non operative e lasciare la carica alla fine di aprile.
Campus
Quota di distribuzione media del 40 per cento
Meno di un quinto delle aziende del DAX, MDAX e TecDAX distribuisce almeno la metà del risultato per azione agli shareholder. In genere la quota si aggira intono al 40 per cento. Secondo uno studio della LBBW-Research nel2013 10 aziende del DAX hanno distribuito più del 40 percento del loro utile netto. I primi tra i valori non finanziari erano la Telekom, che ha prelevato il denaro dalle proprie sostanze, seguita da Siemens con il 61 per cento e da E.ON con il 58 per cento. Con una quota di distribuzione di finora 25 per cento la Henkel non poò certo essere considerata come modello per una politica del dividendo pro-azionista. In fondo alla classifica ci sono anche HeidelbergCement, VW, Fresenius, Merck, FMC e Conti con un percentuale vicino al 20. Nonostante i numerosi aumenti il volume dei dividendi nel DAX resta sotto il valore massimo del 2008; nello scorso anno è rimasto praticamente fermo a 27,9 miliardi di Euro. Nell’insieme la somma dei dividendi dei gruppi tedeschi è cresciuta del 5,4% rispetto all’anno precedente raggiungendo i 36,7 miliardi di Euro. La somma dei dividendi pagata dalle aziende del MDax ha raggiunto con un aumento del 37,1 percento per un totale di 4,85 miliardi di Euro un vero record. Le aziende quotate nel TecDax hanno raddoppiato la somma dei dividendi distribuendo circa 1,03 miliardi di Euro agli azionisti.
SHW: Il motore romba
La SHW AG, fornitore dell’industria automobilistica quotato nel SDax, ha iniziato l’anno con ottimismo: Secondo il management il fatturato del gruppo è salito nel quarto trimestre di poco meno del 33 percento a 96 milioni di Euro. Anche negli ordini in entrata il gruppo ha potuto registrare un aumento di circa 80 milioni di Euro nel settore delle pompe e degli elementi per motori, e di circa 23 milioni di Euro nel settore dei dischi per freni. Si aggiunge che l’azienda del Baden-Württemberg è riuscita a ridurre, verso la fine del 2013, il suo indebitamento finanziario netto a 3,4 milioni di Euro. Il CdA si aspetta un utile al lordo d’interessi, imposte e ammortamenti pari a 35 a 38 milioni di Euro.
L’azienda è attiva oltre le frontiere tedesche e continua la sua strategia d’ internazionalizzazione. A Brampton in Canada sta ad esempio nascendo un centro di sviluppo che inizierà la propria attività ad Aprile. In Cina la SHW sta negoziando con un produttore europeo di motori per la fornitura di pompe per l’olio dei motori per la loro sede cinese. La produzione dovrebbe decollare nel 2015. In Brasile la SHW ha messo in funzione una fabbrica di montaggio, le prime forniture sono previste per la fine del primo trimestre. L’azienda conta ca. 1000 collaboratori e si specializzata nel settore delle pompe e degli elementi per motori per camion e fuoristrada.
Patrizia: più utile, meno fatturato
L’ex privatizzatore di case e appartamenti, la Patrizia AG, fattura di meno ma guadagna di più con le provvigioni. Il CdA del gruppo quotato nel SDax prevede un risultato operativo tra 28 e 41 milioni di Euro anche se al momento i fatturati dalla vendita di oggetti tendono ancora a diminuire. La prospettiva per il 2014 è un risultato operativo di almeno 50 milioni di Euro.
In seguito ad un ristrutturazione il gruppo cede piano piano il suo portfolio immobiliare per estendere maggiormente il settore dei servizi e del management immobiliare per conto terzi. Nel 2015 gli ultimi appartamenti dovrebbero essere venduti. Con questo business il gruppo intende aumentare gli utili in maniera sovraproporzionale perché ogni immobile gestito in più aumenta ulteriormente le provvigioni – senza variazioni nei costi del personale. La Patrizia AG realizza ormai il 72 percento dei suoi ricavi in quel settore. Entro il 2015 la società vorrebbe essere quasi completamente libera da debiti.
Già adesso la Patrizia offre ai suoi clienti – circa 70 assicurazioni e quasi 50 casse di risparmio e banche – tutta la gamma dei servizi utili nel settore: cercare, acquistare, gestire, ottimizzare e vendere immobili. Al centro dell’interesse ci sono principalmente appartamenti, negozi al dettagli, case di cura per anziani, uffici e alberghi in Germania, Inghilterra, Francia e Scandinavia.
Pfeiffer Vacuum: ripresa con depressione
Gli affari per la Pfeiffer Vaccum AG, specialista per il sottovuoto, il 2014 dovrebbe essere un anno in salute. Il settore europeo dei semiconduttori, che utilizza la tecnica del sottovuoto nella sua produzione, si è ripreso. Secondo il CdA la domanda è salita fino in ultimo. Gli investimenti attesi nel settore dovrebbero aiutare la Pfeiffer, azienda del Mittelstand quotata nel TecDax, a risanarsi dopo le forti cadute di fatturato nel 2012 e nel 2013.
Le prognosi di fatturate per il 2013 di 420 a 450 milioni di Euro non erano realizzabili tanto è che l’azienda è stata costretta a ridurle a 400 - 410 milioni di Euro. Secondo le prognosi anche l’utile non dovrebbe superare i 38 milioni di Euro – i numeri precisi usciranno a febbraio. Per il 2014 il management prospetta un aumento dei profitti di oltre 55 milioni di Euro, per il 2015 si parla persino di 64 milioni di Euro.
Con oltre 2200 collaboratori in Germania, Francia, Corea del Sud e Romania il costruttore di macchine utensili non produce solo delle pompe turbo, ma anche delle soluzioni complete sotto vuoto per l’industria e la ricerca. Nell’autunno scorso la Pfeiffer Vaccum ha vinto un bando di ricerca per la costruzione del reattore nucleare a fusione ITER, un grande progetto di ricerca internazionale.
Il numero degli errori è sceso
La quota degli errori nei bilanci revisionati è passata dal 16 al 14 per cento; ciò nonostante l’Ente di Revisione Deutsche Prüfstelle für Rechnungslegung (DPR) non si annoia. La diminuzione degli errori non significa che i controlli vengono effettuati con minore scrupolo. I revisori indipendenti hanno preso in esame 110 pratiche. In 15 casi hanno riscontrato degli errori nella chiusura dei conti. Molte aziende sono state controllate per la seconda volta e conoscono quindi le procedure. Allo stesso tempo l’attenzione del consiglio di sorveglianza e della commissione d’esame per la “polizia dei bilanci” è cresciuta. Ciò diventa ancora più evidente se si guarda il miglioramento della quota degli errori rettificata che non considera gli errori ripetuti: nel 2013 ammontava al 11 per cento, nel 2012 ancora al 16 per cento. Una verifica per il 2012 ha mostrato che gli errori trovati sono stati corretti nel bilancio successivo e le indicazioni del DPR sono stati seguiti dalle aziende nella stesura del bilancio successivo. Nel 2013 la DPR e le società di revisione dei conti che controllano i conti delle società quotate sul mercato dei capitali si sono nuovamente seduti davanti ad un tavolo per parlare delle strategie per la prevenzione degli errori.
Mittelstand: le riserve contro gli investitori finanziari si sciolgono
Secondo uno studio fatto da PwC, oramai quasi il 61 percento delle PMI tedesche possono immaginarsi di coinvolgere degli investitori finanziari. Nel 2011 solo il 18 percento lo avrebbe preso in considerazione. Bisogna però aggiungere che secondo quanto accertato dallo studio per il 45% degli intervistati i finanziatori privati non godono ancora di buona reputazione. Molte aziende sono molto incerti per quanto riguarda una collaborazione: il 60 percento circa sostiene che i finanziatori non hanno sufficiente competenza sociale, il 44 percento teme una perdita di influenza nella propria azienda. Secondo gli intervistati la partecipazione della private equity assumerà in futuro un ruolo sempre più importante. Circa il 71 percento sperono in un migliore accesso al capitale, il 51 percento si auspica una maggiore professionalizzazione nella gestione aziendale.
Capital News
Höft & Wessel: più capitale per la mobilità
La Höft & Wessel AG, produttrice di sistemi di ticketing e di terminal per il commercio, la logistica e il trasporto di persone ha autorizzato la Special Technology Holding GmbH, affiliata del Droege International Group, alla sottoscrizione di circa 850.000 nuove azioni escludendo il diritto di sottoscrizione di altri azionisti. L’obiettivo della Höft&Wessel è quello di accelerare la strategia internazionale e di estendere la propria posizione di mercato attraverso nuove tecnologie e ricerca e sviluppo. L’azienda ha inoltre deciso di mantenere la quotazione nel Prime standard, senza passare al General Standard. La PMI con i suoi 400 collaboratori realizza secondo fonti aziendali circa 80 milioni di Euro di fatturato. L’affiliata britannica, Metric, farebbe inoltre parte dei più grandi fornitori di parchimetri al livello internazionale.
Tintbright: stoffa in borsa
La Tintbright AG è stata la prima azienda che nel 2014 ha osato il passo in borsa ed è adesso quotata nel Prime Standard di Francoforte. La holding tedesca di un produttore cinese sul mercato da più di vent’anni ha realizzato il suo ingresso senza offerta pubblica. La proprietà
Per il 2012 l’azienda indica un fatturato totale di circa 123 milioni di Euro e un risultato al netto delle imposte di ca. 19 milioni di Euro. La Tintbright occupa più di 1100 collaboratori nella lavorazione e nell’impreziosimento di stoffe e tessili. L’azienda dice di puntare su delle soluzioni one-stop poco diffuse tra i produttori cinesi e vorrebbe allargare ulteriormente la propria capacità di creare valore. A dire del management l’ingresso in borsa deve servire per una maggiore visibilità e reputazione.
M & A
Bechtle: attacco di consumismo
La Bechtle AG, azienda quotata nel Tec Dax, rileva la Planet Software-Vertrieb & Consulting GmbH (Planet Software). Il gruppo IT tedesco rinforza così il proprio portfolio e la sua presenza in Austria.: Planet Software con sede a Vienna è specializzata in Software di progettazione CAD 3d. Nello scorso esercizio l’azienda con i suoi 36 collaboratori ha raggiunto un fatturato di oltre sette milioni di Euro. Al momento l’ufficio anti-trust deve ancora autorizzare la transazione. Per quanto riguarda il prezzo e le condizioni i partner tacciono.
La Bechtle, provider di servizi IT, intende crescere anche in futuro attraverso delle acquisizioni. Il CdA prevede di raggiungere entro il 2020 un fatturato di cinque miliardi di Euro. Nel terzo trimestre il fatturato del gruppo è cresciuto del 11 per cento rispetto all’anno precedente. Anche il numero dei collaboratori è cresciuto, oramai la Bechtle occupa 6.000 persone.
Compugroup: IT in francese
Il fornitore di sistemi informativi per medici, Compugroup Medical AG, rileva il gruppo francese Imagine Group. Il prezzo è stato pagato in contanti e con circa 105.000 azione di cui non si conosce il valore. Imagine è specializzata su software per medici ambulatoriali e ha registrato nello scorso anno un fatturato di circa 7,2 milioni di Euro. Con l’acquisizione la PMI Compugroup, quotata nel Tec Dax, raddoppierebbe il numero degli utenti in Francia. Il CdA comunica inoltre che pur completando perfettamente il portfolio attuale, la software di immagine sarà gestita come un’unità di business separata.
Medigene: sviluppo di farmaci contro il cancro
La Medigene, azienda biotecnologica di Monaco di Baviera quotata nel Prime Standart, acquista la Trianta Immunotherapies GmbH, una spin-off del Helmholtz Zentrum di Monaco. Gli ex-soci della Trianta riceveranno delle azioni di Medigene per un valore di circa quattro milioni di Euro. Le parti hanno inoltre deciso un pagamento progressivo fino ad un massimo di 5,8 milioni di Euro – in contanti o in azioni – se si raggiungono gli obiettivi previsti. Le nuove azioni emesse grazie all’utilizzo del capitale autorizzato sottostanno ad un divieto di vendita di dodici mesi.
Attraverso detto acquisto la Medigene vuole rinforzare la sua pipeline con le tre piattaforme di immunoterapia della Triantas. I programmi servono per lo sviluppo di nuovi approcci terapeutici per la cura di diverse forme tumorali. Medigene vende già un farmaco e sta effettuando dei test su altre due sostanze attive. L’amministratrice delegata della Trianta entrerà presto nel CdA della Medigene come responsabile R&D.