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VIPsight International


Article Index

 

 

VIPsight novembre

 

COMPANIES

Gli azionisti approvano il piano di fusione tra la TUI e la sua affiliata

TUI si unisce con TUI Travel creando uno tra i gruppi turistici più importanti sul mercato internazionale. Gli azionisti del primo gruppo turistico in Europa e della sua affiliata quotata nel FTSE 100 hanno approvato durante l’assemblea generale straordinaria a Hannover e a Londra il 28 ottobre con una grande maggioranza la fusione delle due aziende. In questo modo la complicata struttura doppia delle due ha trovato una fine. Il “dilemma holding” viene risolto ottenendo un pieno accesso agli alti cash flow di TUI Travel. In futuro tutti i tipi di volo e di viaggio saranno venduti da un solo offerente e non, come succedeva fino ad adesso, separatamente a Hannover e a Londra. Unendo le forze, la nuova TUI dovrebbe trarre presto dei profitti molto più alti dal business con gli alberghi propri, le navi da crociera e le relazioni con i tour operator. La sede sarà in Germania e il listing primario a Londra. Gli azionisti del gruppo di Hannover quotato nel MDax che partecipa con il 54,5 per cento all’affiliata britannica autonoma, hanno anche approvato rispettivamente con il 99 percento dei voti altre tre capital measures e l’allargamento del consiglio di sorveglianza da 16 a 20 membri. Gli azionisti minoritari di TUI Travel hanno votato al 79,8 per cento per una fusione basata sulle azioni e senza premi; il quorum necessario era del 75%. Gli azioni definiscono la fusione come “la battaglia più decisiva nella storia dell’azienda”.

Deutz: il motore non gira

A causa di prodotti difettosi la Deutz AG, produttore di motori quotata nel SDax, dovrà mettere da parte svariati milioni di euro. La riserva di circa 20 milioni di Euro avrà i suoi effetti anche sulle previsioni del risultato per il terzo trimestre: L ' Ebit è cresciuto solo allo 0,6 per cento del fatturato, rispetto al margine dell’oltre quattro per cento previsto. L'azienda informa che molti dei motori costruiti nel 2011 sono stati oggetto di difetti dovuti a fenomeni d’uso.

Si aggiunge che a causa di una situazione non florida sul fronte degli ordini l'azienda si è sentita costretta a pubblicare un profit alert: nell' esercizio attuale la prognosi per la crescita del fatturato è stata abbassata da 10 a 1,5 per cento.

KWS Saat: per raccogliere bisogna seminare

Nell'esercizio corrente 2014/15 la KWS Saat AG, azienda produttrice di semi, vorrebbe aumentare gli investimenti per la ricerca e lo sviluppo di nuovi settori di business, prevedendo di conseguenza sin da ora una riduzione dei profitti. Nello scorso esercizio 2013/14 (data di chiusura 30 settembre) gli investimenti hanno provocato una riduzione dell'Ebit del nove per cento, a 138 miloni di Euro. L'azienda quotata nel SDax informa che il fatturato è aumentato di circa tre per cento a circa 1,2 miliardi di Euro. Il margine Ebit si aggirava appena sotto il 12 per cento.

La KWS Saat fa sapere che gli investimenti servono per allargare i centri di ricerca nella sede tedesca e negli Stati Uniti e la distribuzione nell'Europa dell'Est, in Cina e in Brasile. L'intervento dovrebbe creare globalmente 300 posti di lavoro, tra cui un centinaio in Germania. Lo scorso anno l'azienda aveva già investito oltre 82 milioni di Euro in fixed assets - quasi 27 per cento in piu dell'anno precedente.

zooplus: successo "bestiale"

Il distributore via internet di prodotti per animali domestici, zooplus AG, è riuscito anche nel terzo trimestre di aumentare il total output del 36 per cento a 146 milioni di Euro.

Nel secondo trimestre l'azienda quotata nel SDax aveva già realizzato una crescita del 28 per cento rispetto al trimestre precedente. L'output totale degli ultimi nove mesi è cresciuto del 31 per cento a circa 403 milioni di Euro. Dopo il primo semestre 2014 il management della zooplus aveva aumentato le previsioni per l'esercizio corrente da 500 a 530 milioni di Euro. Tra i fattori che maggiormente hanno contribuito alla crescita bisogna citare l'aumento del business internazionale, soprattutto nei mercati europei come la Francia, la Gran Bretagna , l'Italia, la Spagna e la Polonia.

The German Mittelstand

Per attirare persone qualificate le PMI devono presentarsi meglio

Il personale qualificato è molto ricercato - ma sempre più raro: un'azienda su due considera la qualificazione dei propri collaboratori come condizione sine qua non per garantire lo sviluppo del business. Questo è il risultato di una ricerca fatta da GE Capital e dall'Institut für Mittelstandsforschung a Bonn su aziende con un fatturato tra 20 milioni e 1 miliardo di Euro. Solo il 34 per cento ritiene che sia la performance del management ad influenzare maggiormente l'andamento dell'azienda.

L'attuale situazione sul mercato del lavoro preoccupa le aziende - trovare del personale qualificato è sempre più difficile. Secondo il Bundesverband der mittelständischen Wirtschaft (BVMW) quattro PMI tedesco su dieci non riescono a reclutare persone con le qualifiche necessario. I motivi sono diversi. Da una parte abbiamo il cambio demografico produce una società sempre più vecchia con sempre meno persone in età lavorativa. D'altro canto molte persone non sono sufficientemente formate. Secondo il "Berufsbildungsbericht 2013" pubblicato dal governo tedesco un ragazzo/una ragazza su tre conclude la scuola senza essere sufficientemente preparati per accedere immediatamente ad un posto di apprendista e quindi bisognosi di corsi propedeutici specifici per poter entrare sul mercato del lavoro.

La BVMW offre una serie di proposte per risolvere il problema. Si parla di corsi di formazione specifica per adulti, di collaborazioni tra datori di lavoro e di apertura del mercato del lavoro per persone qualificate provenienti dall'estero. Ma per intravedere i i primi effetti positivi ci vuole del tempo. Le PMI hanno bisogno adesso di personale adeguato.

Nella lotta per i candidati preparati vincono le grandi aziende capaci di offrire delle opportunità di carriera e degli stipendi iniziali più alti, oltre ad essere dei datori di lavoro   consolidati, conosciuti. Ma anche le PMI hanno qualche asso nella manica che devono ancora imparare a giocare, ad esempio maggiori libertà nell'organizzazione del lavoro, gerarchie più orizzontali e una comunicazione più diretta. In una PMI i collaboratori crescono più liberamente, possono realizzare i loro progetti e muovere qualcosa.

Per alcuni candidati queste opportunità sono sicuramente importanti. Le PMI devono capire, però, come comunicarle. Per molti si tratta di vendersi meglio per attrarre i giovani qualificati, andando nelle scuole, nelle università, ai job fair o anche presentandosi meglio sulle loro pagine internet.

Buhlman's Corner

Quelli lassù e noi laggiù

Sono certo che conoscete la sensazione.

Ti trovi in una delle tante conferenze nazionali e soprattutto internazionali, in cui celebrano ancora una volta la corporate governance, la responsibility in generale e la sustainability in particolare, con un pizzico di less carbon e qualche nota etica.

Nel panel ci cono nomi famosi e famigerati, che aspettano le domande a cui rispondere con frasi già pronte, che salgono in cattedra o lanciano grandi immagini in power point. Noi piccoli disgraziati siamo seduti in fila sotto di loro, ascoltiamo e prendiamo nota delle novità. Più tardi, durante la pausa caffè, le solite chiacchiere tra gruppi di pochi intimi. Mando un messaggino: “Tu ci credi a quello che dicono? Dov’è sparita la verità? Uno racconta cose non vere, e l’altro ci parla dei suoi sogni”. La risposta non si fa aspettare: “ Hai perfettamente ragione, qui i potenti stanno cercando di raccontarci delle balle immense”.

Se facciamo la somma degli asset under management presenti in quelle sale, arriviamo (con alcuni conteggi doppi) facilmente a un triliardo (22 cifre). Ogni anno si incontrano somme di patrimonio inimmaginabili, cos’è che non funziona se tutta questa gente amministra con tutta questa etica e senza conflitti di interesse e in maniera perfettamente responsabile una quantità di asset di queste dimensioni e il mondo continua a muoversi nella stessa maniera, lontano dagli ideali, senza nessun passo in avanti?

Pare che tutti (almeno così dicono) partecipano alle votazioni nelle assemblee generali, che si fanno aiutare da chi ci capisce più di loro e che mandano avanti migliaia di jobs e policies di tutto rispetto. Stupisce quindi che certe situazioni continuano a presentarsi. Penso alla presenza del 19% durante l’assemblea 2014 di MTU (quotata nel Mid-Cap-Dax) oppure ai 29% in Deutsche Bank, per non parlare dei 32% in e.on.

Sono pochi gli azionisti che hanno la certezza che i loro voti sono presenti e come. E siamo quasi nel 2015.

Ricordiamo tutti alcuni eventi tristemente clou, come la presenza dell’oltre 100% in Endesa (2007), il 51% di astensione nell’elezione del board in MAN (2011) oppure la dimissione dalla dimissione di un Chairman il giorno prima dell’assemblea, votato il giorno dopo con il 63%. In base ad un’istruzione cross-border errata, le previsioni per la sua elezione erano sembrate negative. Qualcuno si era reso conto che i voti sarebbero arrivati in fondo alla custody chain diversamente di come erano stati inviati. Il fatto di poter disporre di queste informazione ha già trovato una sua giustificazione democratica. Potremmo fare uguale anche per le cariche politiche, giusto?

Nel mondo economico vale quello che viene praticato in politica: Cosa me ne importa di quello che ho detto prima delle elezioni? Non me ne importa niente!

Ultimo grande esempio è il chair di Siemens che nel 2012/2013 ha promesso agli azionisti che una volta eletto si sarebbe subito occupato di un progetto di successione per lui stesso e per altri membri del consiglio di sorveglianza. Il tempo è passato e lui è sempre seduto sulla sua sedia, noi invece siamo seduti nella sala conferenza e facciamo di tutto perché il mondo rimanga come sempre: Loro lassù, e noi laggiù.

ACTIONS CORNER

Il primo ottobre e.on ha presentato delle cause per la moratoria nucleare di tre mesi e per il deposito intermediario delle scorie radioattive. Nel 2011 il gruppo energetico è stato costretto a spegnere le centrali nucleari Unterweser e Isar 1. Per questo motivo e.on chiede al governo tedesco un risarcimento danni per profitti non realizzati di 380 milioni di Euro. In base alla sentenza della Corte Amministrativa dell’Assia che per quanto riguarda le centrali Biblis A e B ha confermato a RWE l’illiceità della moratoria, eon si sente rafforzata nell’idea che questo valga anche per le sue centrali. La moratoria decisa nel marzo 2011 da Angela Merkel e dal governo di allora doveva durare inizialmente solo tre mesi, in seguito otto degli impianti di riferimento sono stati chiusi definitivamente.

La Rhön-Klinikum è autorizzata a distribuire come deciso 1,7 miliardi di Euro provenienti dalla vendita di cliniche alla Fresenius ai suoi azionisti. Il gestore di cliniche da una parte e la Riebeck Brauerei von 1862 e la Rheintex dall’altra hanno accettato la proposta di compromesso fatta dal Oberlandesgericht Nürnberg. Il procedimento promossa dalla società davanti al Tribunale di Norimberga riguardava la registrazione nel registro delle imprese della delibera dell’assemblea generale 2014 su punto 3 dell’ordine del giorno (abbassamento del capitale/riacquisto di azioni 2914). Non fanno parte del compromesso le cause per difetti di delibera presentati dalla Riebeck-Brauerei e dalla Rheintex contro l’elezione di Ludwig Georg Braun come membro del consiglio di sorveglianza.

Politics

La legge sulla protezione dei piccoli azionisti entrerà in vigore solo nel 2016

Il ministero delle finanze e quello della giustizia hanno deciso di venire incontro al settore finanziario per quanto riguarda la prevista legge sulla protezione dei piccoli azionisti. Una parte del regolamento entrerà in vigore solamente nel 2017, e non come inizialmente previsto nella primavera prossima. Nel suo contratto di coalizione il governo federale aveva dichiarato di voler aiutare i piccoli progetti alternativi come scuole e asili indipendenti, parchi eolici e solari cittadini, negozietti di paese e progetto per abitazioni e case con dei crediti diretti. Se la prevista legge sulla protezione del piccolo azionista dovesse invece entrare in vigore nella forma attualmente presentata, succederebbe esattamente il contrario. La bozza di legge del ministero delle finanze prevede, infatti, che in futuro i progetti per i quali si vogliono queste forme di finanziamento devono essere corredati da una brochure redatta da uno studio legale specializzato e esaminata dalla BaFin (organo di controllo per le operazioni finanziarie) per un costo di 50.000 Euro – come se si trattasse di un fondo miliardario. Il regolamento discusso prevede inoltre delle disposizioni che al livello europeo sono tutto fuorché chiare. Bisogna aggiungere che la ESMA lavora contemporaneamente sule regole di esecuzione per la direttiva MiFID II e per l’ordinanza EU MiFIR. A luglio il governo tedesco ha presentato la prima bozza per la legge sulla protezione dei piccoli azionisti, che è stata molto criticata dal settore finanziario perché anticipava parte della rivista direttiva sul mercato finanziaria MiFID II e la definizione del mercato target. E’ abbastanza prevedibile che con la prevista legge sulla protezione dei piccoli azionisti si vogliano introdurre delle regole in Germania che entro due anni dovranno essere corrette dalle banche.

People

Il 7 maggio 2015 Oliver Bäte diventerà presidente del CdA di Allianz, prendendo i posto di Michael Diekmann. In un comunicato il presidente del consiglio di sorveglianza Herlmut Perlet ha lodato espressamente l’opera di Diekmann, in particolare la sua capacità di guidare l’azienda attraverso la crisi finanziaria. Il 59-enne dovrebbe entrare a far parte del consiglio di sorveglianza nel 2017. Ultimamente alcuni media avevano ipotizzato un prolungamento del contratto di Dieckmann. Bäte è da tempo considerato come suo “principe erede”, anche se non è nato all’interno di Allianz. Per un certo periodo è stato CFO, ultimamente ha guidato il business assicurativo nei paesi del Sud- e dell’Est-Europa. Il nuovo capo del CdA ha raggiunto l’Allianz nel 2008 venendo da McKinsey dove in ultimo aveva guidato come Director il settore Insurance and Asset-Management in Europa. Anche Sergio Balbinot, presidente del concorrente italiano Generali, entrerà a far parte del CdA della Allianz. Hans-Martin Buhlmann (VIP) parla di una “bella fiamma, accesa da Mario Greco e accolta da Helmut Perlet”. Un altro mandato per il CdA va a Alex Theis che è riuscito a trasformare il settore delle assicurazioni industriali dell’Allianz in un business molto redditizio. Per la fine dell’anno Clemens Booth lascerà il CdA per motivi di età e Gary Bhojwani di comune accordo.

Il 1 dicembre Sanjeev Gandhi passerà nel CdA della BASF dove dal 1 maggio 2015 si occuperà del business in Asia. Di origini indiane, Gandhi dirige dal 2010 il settore Intermediates. Dalla prossima assemblea generale il 30 aprile 2015 e a chiusura del suo mandato Andreas Kreimeyer lascerà il suo posto per andare in pensione. Brudermüller ricoprirà il suo ruolo come portavoce della ricerca.

La Pretura di Colonia ha nominato Professor Otmar D. Wiestler come nuovo membro del consiglio di sorveglianza della Bayer. Dopo nove anni Klaus Kleinfeld ha deciso di lasciare il consiglio di sorveglianza alla fine di settembre per concentrarsi sui mandati e le cariche onorifiche che ricopre anche negli Stati Uniti. Wiestler è dal 1 gennaio 2004 presidente e membro scientifico del CdA della fondazione Deutsches Krebsforschungszentrum a Heidelberg.

Il 4 novembre Bernhard Walter, dal 2006 presidente del consiglio di sorveglianza di Bilfinger, lascerà l’incarico per motivi di salute. Il 2 ottobre l’investitore svedese Cevian ha proposto Eckhard Cordes come secondo rappresentante del Consiglio di sorveglianza. Herbert Bodner ha dichiarato il 13 ottobre di non fare ritorno nel consiglio di sorveglianza. Dal suo passaggio al CdA il suo posto era rimasto congelato e sarà nuovamente a disposizione dal 13 novembre. Indipendentemente da ciò Joachim Müller lascerà l’azienda di comune accordo per dedicarsi a nuove sfide. Müller resterà comunque fino a quando non si trova un suo sostituto per il ruolo di CFO.

Finita l’assemblea generale 13 maggio 2015, dopo quasi dieci anni a capo della Deutsche Börse Reto Francioni passerà il testimone al nuovo presidente del CdA Carsten Kengeter. Il contratto delle svizzero con il più grande gestore di borsa in Germania scadrebbe in realtà a ottobre 2016. Kengeter entrerà a far parte del CdA della Deutsche Börse ad Aprile 2015 e assumerà la presidenza dal 1 giugno.

Dopo un breve ritorno in Goldman Sachs, l’investment banker e ex- CFO di e.on diventerà il nuovo CFO di Deutsche Bank. Secondo le notizie l’attuale CFO Stefan Krause dovrebbe assumersi la responsabilità per la nuova area Strategy and Operational Excellence, occupandosi in futuro della sviluppo a lungo termine della banca. Krause si prepara da tempo per questo nuovo incarico. Durante l’estate Krause è stato al centro delle critiche; fonti interessati avevano pubblicato un biasimo vecchio di ormai sette mesi della banca d’emissione americana per un accounting apparentemente troppo approssimativo. Anche Christian Sewing, finora responsabile come Group Head of Audit per la revisione interna, dovrebbe passare nel CdA.

Michael Diekmann è stato proposto come candidato per il consiglio di sorveglianza della Fresenius SE, a partire dalla prossima assemblea generale. Il 23 ottobre si è letto che per il consiglio di sorveglianza Diekmann - che lascerà il suo incarico come presidente del CdA della Allianz a maggio 2015 – sarebbe se mai anche un buon candidato per la posizione vacante del vice presidente del consiglio di sorveglianza. L’elezione complementare si è resa necessaria perché Gerhard Rupprecht è morto in un incidente alpinistico.

Il 1 ottobre il consiglio di sorveglianza di Hochtief ha eletto Pedro Lopez Jiménez come suo nuovo presidente. Il 71-enne prende il posto occupato da gennaio 2013 da Thomas Eichelmann che si è dimesso dall’organo di controllo del gruppo di Essen. Al suo posto rientrerà la prossima settimana 53-enne Christine Wolff che ha già fatto parte dell’organo da metà 2012 a gennaio 2013.

Telegate: Risistemazione del CdA

La Telegate AG, azienda attiva nella pubblicità regionale e nell'informazione telefonica, ha nominato il CFO Franz Peter Weber come nuovo portavoce del consiglio di amministrazione. Il presidente del CdA Elio Schiavo aveva dato le sue dimissioni ad ottobre, lasciando l'azienda quotata nel Prime Standard per sua volontà e di reciproco accordo. Dal 2011 il Schiavo si era impegnato per rendere più redditizio il business digitale dell'azienda. Adesso è passato al gruppo tecnologico americano Apple. Allo stesso momento il consiglio di sorveglianza ha chiamato Michael Geiger, ex responsabile tecnico, come nuovo membro nel CdA.

Realtech: Saluto a sorpresa

Alla fine di ottobre Thomas Mayerbacher, presidente del CdA del consulente IT, Realtech AG ha lasciato con effetto immediato l'azienda quotata nel General Standard. Il motivo sarebbe da cercarsi in una diversa opinione sulla gestione di Realtech. Il CdA e il Consiglio di Sorveglianza hanno ringraziato Mayerbacher per il lavoro svolto. Entrato nella PMI all'inizio del 2000 Mayerbacher ha ricoperto diverse funzioni di dirigenza, prima di diventare CEO nel 2013. Laureato in ingegneria gestionale, aveva lavorato prima in Deloitte & Touche. Ad oggi Realtech non ha ancora nominato un suo successore.

Maternus - Kliniken: Cambiamenti rapidi

Il portavoce del CdA della Maternus-Kliniken AG Götz Leschonsky si è ritirato dal suo incarico alla fine di settembre. Poco prima il consiglio di sorveglianza ha disdetto il contratto a Frank J. Alemany, membro del CdA. Il membro del consiglio di sorveglianza Michael Thanheiser è passato nel CdA per la durata di un anno. La Maternus, quotata nel General Standard, non si è espresso sulle dimissioni dei due membri del CdA.

mybet: specialista per le finanze a bordo

Da metà novembre la mybet Holding SE, gestore di scommesse online, ha un nuovo CFO. Markus Peuler prenderà in mano le finanze gestite fino ad ora dal CEO e ex-amministratore unico Sven Ivo Brick che se ne occupava da gennaio 2014. Peuler lavora da oltre 10 anni nel settore digitale. E' stato prima da Deloitte, poi dal venditore di suonerie Jamba e dal 2009 è stato amministratore della Jesta Digital GmbH che oggi fa parte della Freenet AG.

CAMPUS

Investitori minacciano di reagire

I gruppi tedeschi devono prepararsi ad essere sempre più frequentemente ammoniti dagli investitori per mancate iniziative nel settore della protezione climatica. Gli investitori istituzionali e i clienti sono sempre più attenti ad un comportamento consapevole delle aziende per quanto riguarda le conseguenze del cambiamento climatico sviluppando approcci strategici per la loro gestione e comunicando con trasparenza le attività svolte. Il gruppo di investitori internazionali Carbon Disclosure Project (CDP) rappresenta 534 investitori istituzionali che amministrano un volume di circa 64 bilioni di dollari. “Nelle grandi aziende arriviamo al punto di rifiutare durante l’assemblea generale l’approvazione dell’operato del CdA e del consiglio di sorveglianza se l’azienda non rapporta a CDP”, informa Ingo Speich della Union Investment durante la presentazione del ranking sulla protezione climatica del 2014. Dal 2000 CDP rileva per conto di orma 76 investitori istituzionali i dati e le informazioni messe a disposizione delle aziende in tema di emissioni di diossido di carbonio, rischi climatici e di obiettivi di riduzione.

Captital News

Tenendo conto del basso livello del prezzo delle azioni adidas annuncia un programma di riacquisto delle azioni da miliardi. Il produttore di articoli sportivi reagisce al debole sviluppo di business ampiamento contestato. Il 1 ottobre si leggeva che l’azienda con sede in Franconia intende spendere a tal proposito entro la fine del 2017 fino a 1,5 miliardi di Euro. Durante l’anno corrente la quotazione delle azioni è scesa in certi momenti fino a 40 per cento quando il CdA è stato costretto a rivedere completamente gli obiettivi previsti. Il riacquisto delle azioni dovrebbe iniziare nel quarto trimestre. “Questo programma completa la politica del gruppo adidas di distribuire ogni anno tra il 20 e il 40% di profitti agli azionisti.”

Nella prima settimana l’operazione di riacquisto delle azioni in Rhön-Klinikum è partita a rallento. Il gestore di cliniche comunica di aver offerto al 23 ottobre 8,77 milioni di titoli per 220 milioni di Euro, quindi il 6,35% delle azioni. La maggior parte dei titoli offerti proveniva dalla famiglia Münch, che secondo informazioni precedenti ha iniziato a cedere dei titoli in proporzione alle loro quote di partecipazione segnalando di non essere interessata ad un incremento per inattività. Il 16 ottobre la Rhön-Klinikum ha iniziato a riacquistare le proprie azioni ad un prezzo di 25,18 Euro cad. L’intenzione è di comprare 65,8 milioni di azioni proprio. In questo modo il gruppo cerca di far partecipare i propri azioni al ricavo della vendita di 40 cliniche al gruppo Fresenius.

SGL Carbon: Azionisti principali sottoscrivono nuove azioni

Lo specialista per le fibre di carbonio SGL Carvon SE ha aumentato il suo capitale per fortificare il bilancio e ridurre i debiti. L'azienda che è quotata nel SDax ha piazzato circa 20 milioni di nuove azioni raccogliendo dagli azionisti principali Susanne Klatten, BMW e Volkswagen in tutto circa 267 milioni di Euro lordi. La quota di capitale proprio si aggira adesso sopra i 3 per cento.

Dal 2013 il fatturato della SGL Carbon diminuisce a causa dell'abbassamento dei prezzi e della diminuzione della domanda. L'azienda punta sulla fibra di carbonio per costruzioni leggere interessanti soprattutto nel settore automobilistico. D'altro canto l'utilità del prodotto non è proporzionale al prezzo. Il vero core business del gruppo riguarda poi elettrodi di grafite per la fusione di rottame in acciaio e elettrico. Considerando il basso prezzo dell'acciaio il riciclo non è conveniente e gli elettrodi sono poco richiesti.

L'azienda intende aumentare la propria efficienza e mira ad un margine Ebitda non inferiore del 15 per cento. Questo richiederà inevitabilmente la riduzione di molti posti di lavoro. Una fabbrica è già stata chiusa in Canada, una seconda dovrebbe seguire in Italia.

PNE Wind: più capitale per più vento

Il progettista di parchi eolici PNE Wind AG ha incassato circa 40 milioni di Euro lordi con il parziale piazzamento di un aumento di capitale e un bond convertibile. L'azienda quotata nel Prime Standard ha speso circa 14 milioni di nuove azioni per un prezzo di 2,40 Euro cad. ed è riuscita a piazzare circa il 60 per cento delle azioni offerte. Dei bond convertibili la PNE Wind ha piazzato circa il 26 per cento con un importo nominale totale di circa 6,5 milioni di Euro. L'azienda comunica di destinare i mezzi all'allargamento strategico del nuovo modello di business: la PNE prevede infatti la costituzione di una nuova società affiliata in cui unire, dopo la loro realizzazione, un portfolio di parchi eolici con una capacità totale di 150 megawatt. L'idea è di rivendere questa società in toto o parzialmente a degli investitori, possibilmente entro il 2016.

TLG Immobilien: il numero 6 fa cassa

Alla fine di ottobre la TLG Immobilien AG specializzata in oggetti immobiliari commerciali ha fatto il suo ingresso in borsa. In totale il gruppo ha emesso 33,5 milioni di azioni, con green shoe circa 36,9 milioni di azioni. 9,3 milioni sono azioni al portatore da un aumento di capitale. Le altre azioni provengono dalla vendita di ex-shareholder come l'investitore nord-americano Lone Star e la società di partecipazione Delpheast. Il prezzo offerto era di 10,75 Euro per ogni azione.

Grazie all'ingresso in borsa l'azienda stessa ha potuto raccogliere circa 100 milioni di Euro, mentre la gran parte del ricavo dall'emissione - si parla di 396 milioni di Euro - vanno a Lone Star. In questo modo gli americani hanno ridotto la loro quota parte all'azienda immobiliare al 40 per cento. Circa un terzo delle azioni offerte sono andate al commerciante di titoli sudamericano Mercantil Valores. TLG è il sesto più grande ingresso in borsa in Germania in questo anno.

M & A

Morphosys: più anticorpi

La Morphosys AG, azienda biotecnologica, intende acquistare la lantipeptide technology da Lanthio Pharma. L'azienda quotata nel TecDax fa sapere che vorrebbe applicare questa tecnologia nella ricerca sulle sostanze attive completando in questo modo il portfolio di sviluppo di anticorpi terapeutici. Non ci sono informazioni sui dettagli finanziari della transazione che nasce da un accordo di cooperazione e opzione d'acquisto tra le due aziende stilato nel 2012. Esercitando il diritto d'opzione la Mophosys ottiene tutti i brevetti legati alla lantipeptide technology. I lantipeptides costituiscono una nuova classe di prodotti terapeutici con delle caratteristiche attive migliorate che possono essere fortemente specializzate. Potrebbero probabilmente essere utilizzate contro delle malattie che normalmente non possono essere trattate con anticorpi.

Nemetschek: Acquisto in Nord-America

La Nemetschek AG, azienda che vende software per architetti ha comprato il concorrente americano Blubeam per 100 milioni di dollari. L'acquisto dovrebbe essere finanziato con mezzi propri e prestiti. Il prezzo d'acquisto contiene anche delle componenti earn-out legati alla crescita del fatturato e della profittabilità fino al 2016.

Blubeam offre delle soluzione di workflow basati su pdf per processi di lavoro digitali e collaborazioni con il mondo edile con oltre 650.000 user al mondo. La Nemetschek, azienda quotata nel TecDax, non solo allarga il suo portfolio, ma anche la sua presenza di mercato negli Stati Uniti. Per la Nemetschek Blubeam è un azienda in espansione, avendo realizzato nel 2013 un aumento di fatturato pari al 48 percento, raggiungendo 22 milioni di dollari. Nel primo semestre 2014 la Blubeam ha già raggiunto un fatturato di 16 milioni di dollari.

Anche Blubeam trae vantaggi dalla transazione per la consolidata presenza di Nemetschek in Europa e in Asia. L'azienda rilevata resterà autonoma.